01 Maggio 2023
La festa dei lavoratori viene festeggiata in quasi tutto il mondo il primo maggio. È una celebrazione atta a ricordare le conquiste in termini di diritti e salari faticosamente guadagnate negli ultimi due secoli. La sua storia affonda le proprie radici ai tempi della seconda rivoluzione industriale, e la data scelta, l’1 maggio, ricorda un grande sciopero degli operai dell’Illinois, negli Stati Uniti.
Nel 1866 a Chicago, Illinois, fu approvata la prima legge al mondo sulle otto ore lavorative giornaliere. L’anno successivo, il primo di maggio, la legge entrò in vigore. Esattamente diciannove anni dopo, l’1 maggio 1886, venne indetto in Illinois uno sciopero generale per estendere tale legge a tutti gli stati della federazione. La polizia intervenne per reprimere la manifestazione spontanea che si era concentrata in particolare attorno alla fabbrica di mietitrici McCormick di Chicago. Negli scontri che ne seguirono, due operai furono uccisi dai colpi di pistola sparati dagli agenti. Seguirono giorni di grandi disordini in tutta la città, che culminarono con l’attentato anarchico del 4 maggio, in cui persero la vita sei poliziotti e diverse decine rimasero feriti. Questo è anche ricordato come il primo attacco dinamitardo nella storia americana.
L’anno successivo, il Presidente americano Cleveland, decise di fare del primo maggio una festa nazionale per la commemorazione dei fatti di sangue di dodici mesi prima. L’idea era quella di fare dell’1 maggio un giorno simbolo di riappacificazione per la popolazione statunitense, ancora molto scossa, e divisa, per quanto successo nel 1886.
Con il passare degli anni le correnti socialiste ed internazionaliste esportarono i festeggiamenti del primo maggio anche fuori dai confini americani. La Seconda Internazionale di Parigi, nel 1889, decretò il primo maggio come Festa Internazionale dei Lavoratori, a ricordo dei “martiri di Chicago” e di tutti i proletari del mondo. Negli anni successivi, quindi, la celebrazione si diffuse spontaneamente in quasi tutta Europa, Italia compresa. Cinque anni dopo anche in Canada si iniziò a celebrare il primo giorno di maggio. In molti Paesi del mondo, poi, la festa venne introdotta durante i regimi comunisti del ‘900, come in Russia e in Cina, e poi mantenuta. Nel 1955 anche la Santa Sede, per non lasciare una festa profondamente sentita da milioni di lavoratori di tutto il mondo appannaggio della sola sinistra, istituì l’1 maggio la festa di San Giuseppe lavoratore, così da permettere anche ai lavoratori cattolici di godere a pieno titolo delle celebrazioni.
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