2 maggio 1945. Ha solo 23 anni il coraggiosissimo agente di polizia Umberto Barbierato, il quale nonostante avesse avuto notizia dell’armistizio, anziché abbandonare la popolazione italiana alla mercé dei partigiani di Tito rimase al suo posto sino alla cattura, scelta che gli costò la vita, finendo anch’egli trucidato in una foiba. mattinata è terminata con la consegna di una Medaglia d’Onore agli eredi del martire delle foibe,
In pieno revisionismo storico. Fra le pieghe della Grande Storia, una atroce pagina di storia ancora ignota a molti. Per non dimenticare. In occasione del “Giorno del Ricordo”, in memoria delle vittime delle foibe, si rievoca la tragedia delle vittime delle foibe, l'esodo massiccio forzato di italiani dall’ Istria, Fiume e Dalmaziae la complessa vicenda del confine orientale, configuratasi nel dopoguerra che coinvolse tra 250.000 e 300.000 Italiani.
Con i massacri delle Foibe trovarono la morte un numero imprecisato tra 6.000 e 9.000 di italiani torturati e gettati nelle foibe dalle milizie della Jugoslavia di Tito verso la fine della Seconda guerra mondiale. Le foibe altro non sono che delle grandi feritoie o inghiottitoi carsici, talvolta di dimensioni spettacolari, tipici della regione Giulia.
Fra le “stragi negate” degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria, é doveroso ricordare il sacrificio delle vittime del fascismo italiano che perseguitò le minoranze. I Governi Italiano e Jugoslavo firmarono a Rapallo un Trattato con cui i confini tra i due Paesi venivano fissati in maniera consensuale: l'Italia otteneva la quasi totalità della Venezia Giulia (ma non Fiume), mentre rinunciava a quasi tutta la Dalmazia (tranne Zara e l'isola di Lagosta). E Onore agli Eroi dimenticati: Umberto Barbierato, concittadino di San Martino di Venezze non era riconosciuto come martire delle foibe ma solamente come disperso della seconda guerra mondiale.
Partito l’iter di riconoscimento ufficiale, targa commemorativa e pergamena sono state consegnate agli eredi tra cui Ilaria Barbierato, nipote di Umberto Barbierato, tra i piu’ apprezzati avvocati del Foro di Milano. E la Piazza principale di San Martino porterà il nome del Grande Eroe. Giustizia é fatta almeno nella memoria collettiva. Perché prevalga sempre una cultura della pace al di sopra della violenza e dell’odio.
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