27 Maggio 2021
Chiara Ferragni, ieri a Firenze, dopo aver incontrato in palazzo Vecchio il sindaco di Firenze Dario Nardella, si è presentata insieme al primo cittadino e all'assessore alla cultura Tommaso Sacchi, all'ingresso dell'ex reggia medicea: ad accoglierla, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt. Un'ora e mezzo la permanenza di Chiara Ferragni nel Palazzo: in particolare, il direttore, nelle vesti di cicerone, l'ha condotta alla scoperta delle sale che accolgono il Tesoro dei Granduchi e dei dipinti e sculture della Galleria Palatina.
C'è poi stato un momento nel luogo dove è nata il pret-a-porter, la Sala Bianca, ed una sosta finale sulla terrazza affacciata sulla bellissima veduta del cuore della culla del Rinascimento. In particolare, l'imprenditrice digitale ha ammirato il grande affresco di Giovanni di San Giovanni (Tesoro dei Granduchi) e, in Palatina, i capolavori di Raffaello come la Madonna della Seggiola e La Velata; Chiara Ferragni si è poi scattata un selfie di fronte alla Venere italica di Canova, sempre in Palatina, e concessa una foto insieme ad Eike Schmidt, davanti al famosissimo ritratto di Leone X di Raffaello.
Il servizio fotografico per Vogue Hong Kong realizzato alle Gallerie degli Uffizi dall'influencer e imprenditrice digitale italiana più famosa al mondo, aveva fatto molto scalpore. Già nel mese di luglio il selfie che ritraeva l’influencer agli Uffizi di Firenze accanto alla Venere di Botticelli scatenò una feroce polemica. Tra gli studiosi c'era chi, come Tommaso Montanari, criticava "l'operazione” sostenendo che la Primavera fosse diventata una "testimonial alla Ferragni”, e non l’inverso.
Le immagini in cui la Ferragni è ritratta in abiti Prada sono state realizzate dal fotografo di moda Michal Pudelka. Negli scatti ricorre il motivo della cornice che inquadra la giovane imprenditrice, aprendo una riflessione sull'arte e sulle sue modalità di comunicazione.
Questa collaborazione è solo uno dei tanti contributi che l'influencer ha dato con l'obiettivo di sostenere la Galleria e risollevare il turismo italiano in questo difficile periodo storico. Infatti dopo la visita di Chiara Ferragni alla Galleria degli Uffizi il 20 luglio dello scorso anno, il museo aveva registrato un boom di giovani visitatori: oltre all’inedito dato degli Uffizi trend topic su Instagram e Twitter, ben 9.312 visitatori erano accorsi in Galleria.
Il Direttore Eike Schimdt aveva a quel proposito commentato: "Oltre al dato della crescita generale, che per la prima volta dalla riapertura post lockdown testimonial indica più di 3000 persone al giorno di sabato e domenica, annotiamo con immenso piacere un vero e proprio boom di giovani in museo: da venerdì a domenica abbiamo avuto tremilaseicento tra bambini e ragazzi fino a 25 anni. Nel weekend passato erano stati 2.839: dunque, stavolta sono venuti a trovarci 761 ragazzi in più, con un aumento del 27%".
Un vero e proprio "effetto Ferragni", dai molteplici risvolti positivi. Il Direttore degli Uffizi aveva quindi aggiunto, in un intervista a Repubblica: "Questa polemica ha dimostrato due cose: che il mondo della cultura è pieno di maschilismo, oltre che del ‘puzzalnasismo’ di chi si sente un’élite esclusiva".
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