21 Settembre 2025
E lo fa da 22 anni. Gianfranco Morgano, erede della più antica famiglia di albergatori, caprese doc, dunque il dono dell’accoglienza e della passione è impresso nel suo dna. L’Italia non è paese per giovani. Napoli ancora meno. Gianfranco, fondatore e presidente di Fondazione Capri, punta su Risorse Giovani per lui preziose quanto una miniera d’oro. A brillare è l’energia ecclettica delle nuove generazioni che proietta l’isola oltre la dimensione turistica, che in alta stagione tocca le vette dello straziante distru/turismo. Per questo Gianfranco si é fatto ambasciatore della destagionalizzazione e l’installazione fotografica n collaborazione con il Ministero della Cultura è visitabile fino al 12 ottobre nel Chiostro Piccolo della trecentesca Certosa. Un fil rouge unisce la Certosa che ospita la mostra permanente del pittore utopista Karl Wilhelm Diefenbach con Palazzo M. l'hotel boutique, l’ultimo gioiellino di Gianfranco di rara raffinatezza che in passato è stato proprio l’ atelier di Dienfenbach e ancora si respira aria da Gran Tour che a inizio secolo ha plasmato l’isola. Ovvio che Gianfranco scegliesse un curatore all’altezza, Denis Curti, direttore artistico ha fatto un mucchio di cose, tiene lectio magistralis in giro per il mondo, curatore di mostre e fondatore, tra l’altro, de Le Stanze della Fotografia, un importante polo artistico a Venezia.
Adesso the winners sono Claudia Corrent e Ci Demi, i vincitori dell’Open Call della XVII edizione del Festival di Fotografia a Capri 2025.
I due artisti - Claudia Corrent, italiana classe 1980 e Ci Demi, turco classe 1986. hanno partecipato 37 paesi tra cui Argentina, Australia, Cina, Indonesia, Mauritius e Yemen. Una Open Call Internazionale, partecipata e globale, sono arrivati alla giuria 2600 fotografie da selezionare.
«Gli artisti dei progetti vincitori “Usano la macchina fotografica come un talismano delle relazioni, andando oltre la sola dimensione estetica delle immagini. È un percorso che intende sviscerare la pratica ritrattista per poi ricomporla sul piano concettuale. Soggetti, ambientazioni e paesaggi immortalati vengono inseriti in un contesto estatico dove tutto è possibile”, spiega il curatore. Una piscina “irretita” con bolle galleggianti evoca Magritte. La guglie di roccia impresse sulla facciata di un pulman evocano i. l cuore fatato della Cappadocia.
E poi ci sono i workshop degli studenti del liceo Axel Munthe, still life di oggetti di uso quotidiano che raccontano un frammento di sè. Teniamoli d’occhio. Sentiremo parlare di loro.
Anche Paola De Angelis, della storica famiglia di albergatori ( i cinquestelle Luxury: JK, Tiberio Palace, Hotel La Residenza, Villa Helios, un gioiellino di villa Liberty degni anni ’20), vira sui giovani. E alla memoria del fratello Costanzo e del papà da ogni anno una consistente borsa di studio per i ragazzi più meritevoli della scuola alberghiera di Capri, una vera eccellenza.
Ma sopratutto chapeau alle famiglie storiche capresi che non vendono ai grandi gruppi alberghieri stranieri. Che custodiscono l’identità storica dell’ isola. Che resistono, resistono... Quale migliore esempio per le generazioni future.
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