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"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Imperdibili, ineguagliabili, sparsi ai quattro angoli del mondo. Da Roma a New York, da Londra a Tblisi: ci voglio essere a tutti i costi! Sono i 60 anni della Sartoria Tirelli, le 90 primavere di Armani, The Cult Pirelli e il Calendario Di Meo a Tblisi.
E Milano consegna il Premiolino, non lasciatevi ingannare dal nome, si tratta del Super Premio di giornalismo 2024 a Lorenzo Tondo, corrispondente del Guardian per il Sud Italia e il Mediterraneo.

08 Ottobre 2024

Come si fa a non esserci? 
Come si fa ad aver accesso alle liste blindatissime dei quattro eventi piu’ glamour dell’anno. Ognuno di loro porta con sé uno scrigno di essential beauty. Una bellezza piu’ che mai necessaria in tempi bui come questi. Le guerre senza senso ci portano indietro all’abisso del Medioevo. Se la cultura della bellezza può avere un ruolo nel processo di pace, partiamo da qui. 
Umberto Tirelli é stato l’artigiano/couturier che ha vestito le dive di Hollywood sui set dei kolossal premiati con l’Oscar ( ben 17 statuine)   tra cui Il Gattopardo, l’Età dell’Innocenza e Il Paziente Inglese, Scomparso prematuramente  Dino Trappetti, suo compagno, ha raccolto la sua eredità creativa e La Sartoria Tirelli, fucina di abiti da sogno, oggi é anche un immnenso museo a Formello  con 15mila abiti esposti, ognuno di loro un copione di ricordi da raccontare. Tra i fasti di Palazzo Torlonia di Roma Dino Trappetti accoglierà le dame dell’aristocrazia ( molto di loro anche donatrici dei loro stessi abiti) e le maestranze in un unico abbraccio di riconoscenza.
Neanche il tempo di fare stirare lo smoking che bisogna infilarlo in valigia per volare a New York, a Madison Avenue, per l’apertura del nuovo building, che é da sempre l’head quarter di Giorgio Armani, ma é stato interamente riprogettato per ospitare unità residenziali, il ristorante gourmet, le nuove boutique tra cui Armani/Casa e ovviamente un parterre di star, fra cui Cate Blanchette, Ambassador dello stilista. Armani celebra 50 anni di stile, l’essenza di una eleganza senza tempo, un vintage di Armani é oggi attuale più che mai. A sfilare il suo talento straordinario, la sua parabola artistica che lo hanno reso il numero uno al mondo, anche in termini di fatturato. Il signore Armani, così lo chiamano in azienda, è vigile su ogni dettaglio che sia un accessorio, il fascio di luce che illumina la passerella o la nota musicale di accompagnamento. Prima la sfilata e poi l’after party. Per GA New York é il ritorno a casa, questa città che dopo Milano gli spalancò le porte. Le altre griffe cambiano team di creativi, Armani is still, come direbbero gli americani, matita in mano, disegna e crea. Non fa una moda urlata, non mette le modelle in mutande
Aggiustiamo il fuso orario degli orologi ed eccoci a Tblisi, capitale della Georgia, per festeggiare i “Tre Bicchieri”, l’Oscar del vino, e il calendario  fotografato da Massimo Listri, il gigante del click d’autore, ispirato alla “Pantera e alla Sirena”. E’ la 23esima edizione anche della formula party itinerante, invenzione dei fratelli Generoso e Roberto Di Meo, sono partiti dalla loro tenuta di caccia borbonica con filari di vigneti in terra irpina per approdare nelle capitali d’Europa: Parigi, Madrid, Londra, Lisbona, Vienna, Mosca, Praga…e ora in Georgia che é un po’ la Svizzera del Caucaso, con boschi, montagne e laghi, solo spalancata sul Mar Nero. La sorpresa é che gli ospiti arriveranno in funicolare della Mtatsminda Palace in quello stile fiorito
Il dress code é d’ispirazione alla regima Tamara, il giorno dopo é dedicato alla Opera House con performance del gruppo “Erisioni”, che sono un po’ Maneskin, un po’ ballerini da Bolshoi
Si sfoglia l’almanacco per arrivare al Grande Giorno di The Cal, bastano tre lettere per evocare un sogno quello che Pirelli regala ai suoi collezionisti da oltre 70 anni. Dalle pin up ammiccanti per camionisti delle prime edizioni l’ingranaggio é cambiato e sono diventati oggetto di culto. Fotografato quest’anno da Ethan James Green, giovane, bello, é già un’icona nel mondo patinato della moda.
Starring al Natural History Museum di Londra, oltre alle celebrities anche gli impeccabili anfitrioni, The President Marco Tronchetti Provera e il principe reale Aimone d’Aosta, che sono anche gli uomini più eleganti del mondo. 
Si ritorna a Milano e alle sue tradizioni da tramandare alle future generazioni. Nessuno ha  piu’ voglia di fare il giornalista ( peccato ce ne sarebbe bisogno in un mondo di fake news) e invece il Premiolino, nato negli anni ’60 da un’idea di un gruppo di industriali, oggi vanta il Super Sostegno di Pirelli, torna a fare sognare.  E Marco Tronchetti Provera e la preziosa giornalista Chiara Beria d’Argentine lo consegnano a Lorenzo Tondo, siciliano di Sciacca, corrispondente del Guardian per il Sud Italia e il Mediterraneo. L’Italia per la sua centralità é indispensabile per la ricostruzione della parola Pace. Tutti connessi come i fili di un bellissimo arazzo georgiano.

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