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Decreto Ristori bis novità: per le partite Iva rinvio tasse novembre. Ecco a chi è estesa la misura

Il decreto Ristori-bis approvato dal Consiglio dei ministri da la possibilità di posticipare ad aprile Irpef, Ires, Irap o sostitutive anche senza calo del fatturato. Ecco chi potrà accerdervi

10 Novembre 2020

Decreto Ristori bis novità: per le partite Iva rinvio tasse novembre. Ecco a chi è estesa la misura

Tasse (foto Pixabay)

Decreto Ristori bis novità, le partite Iva possono rinviare le tasse di fine mese. Ecco chi può accedere al rinvio

Il decreto Ristori-bis approvato dal Consiglio dei ministri nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 novembre amplia la possibilità di rinviare gli acconti di Irpef, Ires, Irap o imposte sostitutive in scadenza il 30 novembre.

Il decreto Agosto (Dl 104/2020) dava la possibilità di spostare tutto alla primavera 2021 alle partite Iva, per cui sono stati elaborate le pagelle fiscali (quelle che in gergo tecnico si chiamano Isa, ossia indicatori sintetici di affidabilità fiscale), e per trascinamento anche ai forfettari (che non sono però obbligati a compilare gli Isa) a condizione di aver registrato un calo del fatturato e dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

Decreto Ristori bis novità, rinvio di Irpef, Ires, Irap o imposte sostitutive chi può richiederlo

Il decreto Ristori-bis dà l’opportunità del rinvio per le categorie più penalizzate dalle nuove chiusure, così come individuate dagli allegati al primo e al secondo decreto Ristori con i codici Ateco.

Si fa riferimento quindi alle attività comprese nell’allegato 1, ossia quelle che sono già state soggette a limitazioni in tutta Italia con il Dpcm del 24 ottobre 2020 e già inserite nella prima tranche di ristori a fondo perduto automatici. Un allegato, tra l’altro, ulteriormente implementato alla luce delle nuove restrizioni. E' l’elenco in cui sono compresi, tra gli altri, bar, pasticcerie, ristoranti ma anche palestre e piscine.

Andrà chiarito se l’estensione alle attività nell’allegato 1 riguarda tutta l'Italia oppure no. Questo perché una lettura sistematica e secondo logica, per restrizioni e chiusure dell’attività, indicherebbe di sì, mentre una lettura letterale della formulazione nello schema di decreto potrebbe portare a limitare l’impatto alle sole attività dell’allegato 1 delle zone rosse. Visto che la scadenza è imminente questo chiarimento è sicuramente urgente.

Bonus novità: nuovi aiuti per partite iva e artigiani in arrivo.

Il Governo ha promesso nuovi sostegni per partite Iva e artigiani, ma l'ipotesi allo studio mirerebbe ad un'erogazione a misura variabile, a seconda delle restrizioni che si troveranno ad affrontare le aziende.

Il nuovo testo, il cosiddetto Ristori Bis, segue appunto l'approvazione del decreto Ristori, che ha già stanziato 5,5 miliardi qualche settimana fa.

Bonus più alti per le zone rosse

Questo decreto sarà strettamente collegato al nuovo Dpcm che prevede misure di contenimento più rigide nelle zone con un’alta diffusione del contagio, andando ad influire negativamente sulle attività come bar e ristoranti.

Le regioni, che come ben sappiamo, sono state divise in tre zone secondo il rischio di espansione del contagio (rossa, arancione e gialla), avranno delle liste Ateco (quelle che descrivono le diverse attività) dove saranno individuate le aziende che riceveranno il bonus.

Questi ultimi quindi verranno attribuiti proprio in base al livello delle restrizioni e quindi del potenziale danno economico.

Il dl Ristori, approvato il 27 ottobre, ha innalzato il deficit al 10,7%, avanzando dal 10,5% indicato nel Documento programmatico di bilancio. Il tetto fissato dalla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza è di 10,8 per cento. Il margine è quindi dello 0,1%, circa 1,7-1,8 miliardi.

Stop cartelle esattoriali

Il Governo Conte ha previsto una manovra da 40 miliardi e ha deciso di dare uno stop alle nuove cartelle esattoriali, che l’agente della riscossione avrebbe potuto ricominciare a recapitare ai contribuenti/debitori dell’Agenzia delle Entrate.

Il provvedimento implica una sospensione dell’invio di nuove cartelle e una sospensione dei pignoramenti fino al 31 dicembre 2020.

Bonus decontribuzione: cos'è e a chi è rivolto

Il Governo ha previsto il bonus decontribuzione per gli under 35,  in modo tale da incentivare le aziende ad assumere i giovani.

Come annunciato dal ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo, la decontribuzione per gli under 35 varrà per i prossimi tre anni e avrà l’obiettivo di aumentare l’occupazione giovanile.

Bonus 2021, aiuti a fondo perduto per le PMI: requisiti, come fare domanda

Le Piccole-Medie Imprese hanno l’opportunità di ricevere gli aiuti a fondo perduto che possono essere richiesti dalle attività economiche che hanno subito una perdita di almeno un terzo del fatturato durante il lockdown rispetto a quello registrato lo scorso anno.

La domanda per richiedere gli aiuti a fondo perduto si presenta all’Agenzia delle Entrate, anche tramite intermediario abilitato.

Il Fisco, basandosi sui dati presenti nell’istanza, procede all’accredito direttamente sul conto corrente bancario o postale del beneficiario.

In Campania è stata attivata una nuova misura per sostenere le aziende agrituristiche colpite dalla crisi pandemica da Covid-19. Si tratta di una misura economica che prevede l’erogazione una tantum di un contributo finanziario volto a sostenere la liquidità aziendale per sostenere la filiera agrituristica campana, colpita dalla crisi pandemica.

Bonus ristrutturazioni fino al 31 dicembre 2021

Sarà prorogata di un anno anche la detrazione fiscale del 50% per gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali, e per i lavori di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali.

Il documento non menziona il Bonus mobili, cioè la detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici efficienti, destinati all’arredo dell’immobile ristrutturato. La proroga di questa detrazione è stata in bilico anche lo scorso anno. Bisogna attendere le valutazioni sulle coperture.

Bonus facciate, un anno in più

Sarà prorogato di un anno, fino al 31 dicembre 2020, anche il Bonus facciate. La detrazione del 90%, introdotta per stimolare gli interventi di recupero e restauro delle strutture opache delle facciate degli edifici esistenti, è limitata alle zone A e B o ad esse assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

Bonus verde, proroga a fine 2021

Verrà allungata infine la durata del Bonus verde, la detrazione Irpef del 36% per gli interventi di sistemazione a verde degli immobili ad uso abitativo. Per sistemazione a verde, lo ricordiamo, si intende la fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo, la riqualificazione di tappeti erbosi, con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro, il restauro e il recupero del verde relativo a giardini di interesse storico e artistico, la realizzazione di coperture a verde e la realizzazione di giardini pensili.

Ecobonus, proroga fino al 31 dicembre 2021: come funziona

Come chiarito da edilportale.com, gli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici saranno prorogati di un anno, fino al 31 dicembre 2021. Si tratta delle detrazioni del 50% e 65% per gli interventi di efficientamento energetico realizzati sulle singole unità immobiliari.
 
Per le detrazioni del 70% e 75% sugli interventi realizzati sulle parti comuni degli edifici condominiali, la scadenza era stata già fissata al 31 dicembre 2021. Le due deadline verranno così allineate.

E' importante non confondere queste detrazioni col nuovo Superbonus 110%. Quest'ultimo infatti riconosce una detrazione maggiore, ma richiede anche adempimenti aggiuntivi, come il miglioramento di due classi energetiche e la redazione dell’APE prima dei lavori.

Superbonus 110%, ci sarà la proroga?

Il Superbonus scade il 31 dicembre 2021. Nonostante le richieste degli operatori e le intenzioni, manifestate dal Governo, di stabilizzare per un periodo più lungo la detrazione maggiorata, nel documento contenente le misure intraprese e quelle da adottare con la Legge di Bilancio per il 2021, non viene menzionato il Superbonus 110%.
L'allungamento del termine potrebbe comunque essere deciso e approvato durante il corso del 2021.
 
Oltre alla proroga, per facilitare l’attuazione della misura, gli operatori hanno chiesto alcune semplificazioni, come le procedure per la redazione dell’APE convenzionale e una mini-sanatoria per le piccole irregolarità sulle parti comuni, a condizione che risultino conformi alla disciplina urbanistica in vigore al 31 agosto 2020.
 
Resta ora da capire se queste modifiche saranno incluse nella Legge di Bilancio 2021 o se, invece, la loro adozione sarà rimandata.

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