20 Ottobre 2020
L’emergenza sanitaria da coronavirus ci ha messo di fronte a numerose sfide e criticità, tra queste il bisogno di ripensare e riorganizzare interamente le città soprattutto dal punto di vista di lavoro e mobilità. Nelle ultime settimane la situazione in Italia ha registrato un'impennata dei contagi e spesso si è parlato di emergenza del trasporto pubblico. Ma quali sono stati i problemi e le problematicità legati alla questione? Per quale motivo tale emergenza non è stata prevista e risolta prima che il problema insorgesse? Andrea Gibelli, Presidente di FNM e ASSTRA, risponde a Il Giornale d’Italia: "Come ASSTRA abbiamo avanzato già a partire da Luglio una serie di soluzioni legate ad un problema certamente complesso. Tali soluzioni sono tutte riconducibili alla riorganizzazione dei tempi della città. Viviamo di decisioni di terzi dal momento che offriamo dei servizi e non sempre è semplice, soprattutto in un momento del genere, allineare l'offerta alla domanda. " Inoltre, il Presidente di FNM e ASSTRA individua il problema principale nella mancata collaborazione tra le varie istituzioni e afferma: "Il sistema è andato in crisi per il mancato coordinamento a livello territoriale per quanto riguarda l'organizzazione scolastica. Questa crisi può essere ricomponibile attraverso la stabilizzazione dell'orario scolastico e la differenziazione di orari richiesta dal Ministro Azzolina. Noi offriamo corse aggiuntive coerenti con i fabbisogni dal momento che è stato registrato che il sistema dei trasporti entra in crisi a partire dalle 7.30 fino alle 9.00 del mattino e poi nuovamente alle 13.00, chiaramente in concomitanza con gli orari degli istituti scolastici, questi ingredienti dovrebbero rappresentare gli elementi per superare questa crisi. Purtroppo abbiamo saputo gli orari scolastici a metà settembre, era impossibile smuovere una macchina così complessa in pochi giorni.
Altra sfida importante che la mobility italiana sarà costretta ad affrontare riguarda sicuramente una riformulazione in termini di sostenibilità e digitalizzazione. A tal proposito afferma Andrea Gibelli: "Credo sia fondamentale oggi ripensare ad un modello sostenibile dei trasporti. L'esperienza dello smart work ha dimostrato la necessità di ripensare i sistemi in termini più accelerati dentro un perimetro di piattaforme che consentono al trasporto di integrarsi con sistemi complementari al viaggio tradizionale. In tal modo sarà per noi possibile servizi integrati e coerenti con la domanda".
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