28 Settembre 2020
"L'impatto della pandemia di coronavirus (COVID-19) si fa ancora sentire in tutta l'area dell'euro. Le imprese stanno affrontando difficoltà, le persone perdono il lavoro e le prospettive per il futuro rimangono incerte. Sebbene l'attività economica dell'area dell'euro sia rimbalzata nel terzo trimestre, la ripresa resta incompleta, incerta e disomogenea". Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo al Parlamento europeo.
"La spesa dei consumatori è ripresa in modo significativo - continua Lagarde - ma i consumatori rimangono cauti a causa dell'incertezza riguardo al proprio lavoro e alle prospettive di reddito. Allo stesso modo, gli investimenti delle imprese sono aumentati, ma la domanda più debole e l'elevata incertezza continuano a pesare sui piani di investimento delle imprese".
Intervenendo in commissione Affari economici al Parlamento europeo, Christine Lagarde precisa che la Bce effettuerà acquisti di asset netti nell'ambito del programma di acquisto legato all'emergenza pandemica fino alla fine di giugno del 2021, ma è pronta ad adeguare i suoi strumenti fino a quando la crisi del coronavirus non sarà terminata.
"Abbiamo lanciato il programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP) per garantire la trasmissione regolare della nostra politica monetaria e per allentare l'orientamento generale della politica monetaria contribuendo così a compensare l'impatto al ribasso della pandemia sul percorso previsto dell'inflazione - sottolinea la Presidente della Bce - il PEPP, lanciato con una dotazione iniziale di 750 miliardi di euro a marzo, è stato aumentato di 600 miliardi di euro a giugno per un totale di 1.350 miliardi di euro".
"Effettueremo acquisti di asset netti nell'ambito del PEPP - aggiunge Lagarde - almeno fino alla fine di giugno 2021 e, in ogni caso, fino a quando il Consiglio direttivo non giudicherà che la fase di crisi del coronavirus sia terminata. Nell'attuale contesto di elevata incertezza, il Consiglio direttivo valuterà attentamente tutte le informazioni in arrivo, compresi gli sviluppi del tasso di cambio, per quanto riguarda le sue implicazioni per le prospettive di inflazione a medio termine. Continua a essere pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, come appropriato, per garantire che l'inflazione si avvicini al suo obiettivo in modo sostenuto, in linea con il suo impegno per la simmetria".
“Sono lietissima che Paesi Bassi facciano parte dell’Eurozona e spero che le cose non cambino”. Così Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, in risposta all’eurodeputato conservatore olandese Derk Jan Eppink che accusava la Bce di acquistare troppi titoli di Stato e di andare verso l’acquisto totale “dei debiti pubblici di Spagna e Italia” costringendo i Paesi Bassi “a non avere alternativa all’abbandono dell’eurozona”. “Il bilancio del Pil dell’eurozona in mano alla Bce è del 56% - ha aggiunto la Lagarde - più di quanto detiene la Federal Reserve negli Stati Uniti, ma non c’è da sorprendersi perché i mercati finanziari funzionano in maniera diversa” oltreoceano.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia