31 Maggio 2020
Da quando è terminato il lockdown e le attività hanno potuto riaprire, i problemi non sono finiti, e non tutti gli imprenditori hanno deciso di ripartire. Dall'ultima indagine condotta da Confcommercio in collaborazione con Swg è emerso che solo l'82% delle imprese del commercio e dei servizi di mercato ha riaperto l’attività. Dei bar e ristoranti invece solo il 73% ha ricominciato. Circa il 30% delle imprese che hanno riaperto inoltre rischia di chiudere definitivamente a causa delle difficili condizioni di mercato, dell’eccesso di tasse e burocrazia, della carenza di liquidità. I numeri, trascorse due settimane dall'allentamento delle misure, rimangono drammatici e sottolineano le difficoltà economiche generate dall'emergenza coronavirus.
Oltre la metà delle imprese che hanno riaperto stima una perdita di ricavi che va dal 50 fino ad oltre il 70%. Il 94% delle imprese ripartire lavora nel settore dell'abbigliamento e delle calzature, l’86% si dedica ad altre attività del commercio e dei servizi. Secondo quanto rileva l'indagine Confcommercio-Swg, tra le misure di sostegno ottenute il 44% delle imprese ha beneficiato di indennizzi, come il bonus di 600 euro, ma è ancora estremamente bassa la quota di chi ha ottenuto prestiti garantiti o fruito della cassa integrazione.
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