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Coronavirus, a Roma chiuse alcune piazze da venerdì, Piantedosi: 'Evitare assembramenti'

22 Ottobre 2020

Coronavirus, a Roma chiuse alcune piazze da venerdì, Piantedosi: 'Evitare assembramenti'

Roma (LaPresse)

Covid, Roma: da venerdì chiusura dei luoghi tradizionalmente oggetto di assembramenti

Saranno chiuse a Roma le piazza tradizionalmente oggetto di assembramenti. Questo è quanto ha detto il Prefetto di Roma Mattei Piantedosi a Buongiorno su Sky TG24: “Come da prescrizioni di legge del Dpcm, c’è la possibilità di adottare la misura di perimetrare alcune piazze dalle 21 fino a dopo le 24, perché nel frattempo è sopravvenuta anche l’ordinanza regionale che prescrive la chiusura totale dalle 24. In buon sostanza verranno adottate delle misure di perimetrazione dei luoghi tradizionalmente oggetto di assembramenti. Oggi proporremo in comitato, e c’è già una pre-intesa con la sindaca Raggi e con la Regione, un intervento da venerdì sera su piazza Campo dei Fiori, via del Pigneto, piazza Madonna dei Monti e qualcosa anche a Trastevere su piazza Trilussa. Questo come operazione di perimetrazione fisica con l’obiettivo di consentire l’accesso agli esercizi di ristorazione ma nello stesso tempo evitare che ci possano essere assembramenti”.

“Non è solo una questione logistica di transennamento – ha continuato – ci sarà un adeguato dispositivo di presidio da parte delle forze di Polizia Locale e delle forze di Polizia Statale. Per il momento non c’è necessità di utilizzare l’esercito”.

“Parliamo di consentire comunque l’accesso agli esercizi commerciali, di ristorazione e intrattenimento, ovviamente nei limiti delle prescrizioni che il Dpcm ha imposto, perché l’altro giorno abbiamo incontrato insieme alla sindaca i rappresentanti di queste categorie che ci hanno fatto presente che a Roma i dipendenti di queste categorie sono ottantamila. Se queste aziende, quindi, dovessero avere ripercussioni tali da dover licenziare i dipendenti parleremo di una grandissima crisi economica e sociale già solo nella città di Roma, che si moltiplicherebbe a livello nazionale. Ben venga una ponderazione delle misure, almeno per progressione”, ha aggiunto.

Piantedosi ha inoltre spiegato che “l’autocertificazione è uno strumento di semplificazione offerto al cittadino. L’alternativa sarebbe un lungo processo di verbalizzazione per ogni contatto tra l’operatore di polizia e il cittadino, quindi con perdita di tempo per entrambi”. "L’autocertificazione non è un impiccio o un aggravio burocratico, ma è uno strumento di semplificazione che viene offerto al cittadino stesso che con pochi minuti disbriga una pratica che diversamente

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