01 Ottobre 2020
Bambini dell'Olocausto (fonte Wikipedia)
Quando vediamo le immagini dell'olocausto, le foto di milioni di bambini, donne e uomini ebrei che indossando il loro pigiama a righe venivano deportati nei lager nazisti, proviamo terrore, vergogna e ci sentiamo fortunati di non essere stati al loro posto. Quelli dell'ebreo deportato fortunatamente sono abiti che non abbiamo dovuto indossare, ma che a guardarli ci fanno rabbrividire. Non è così per i milioni di ragazzi che su Tik Tok hanno lanciato una nuovo trend, talmente macabro da lasciare senza parole. Nella nuova sfida del social network, gli utenti imitano i deportati ebrei nei lager nazisti: vestiti con pigiami a righe, applicata la stella di David sul petto e disegnate occhiaie e lividi su un volto logorato dalla fame e dal dolore, milioni di ragazzi iniziano a recitare la parte dell'ebreo deportato.
"Un giorno portarono me e la mia famiglia in un posto strano. Iniziarono a darci delle divise. Eravamo costretti a lavorare e ci davano poco cibo. Un giorno ci costrinsero ad entrare in una doccia e…", appare nel testo del video Tik Tok che viene poi accompagnato da hashtag quali #shoah oppure #holocaust (in Italia #olocausto).
Il nuovo trend di TikTok con le sue 18,2 milioni di visualizzazioni dell’hashtag #holocaust, 100mila views per la versione italiana #olocausto e 780mila per l'hashtag #shoah, è tutt'altro che marginale. Il museo di Auschwitz ha duramente criticato il nuovo trend di TikTok definendolo “doloroso e offensivo” per la memoria delle vittime della Shoah.
TikTok ha già preso dei provvedimenti contro questa nuova sfida che segue la moda del #POV (Point Of View), in cui chi guarda è come lo spettatore di una performance, disattivando l’hashtag #HolocaustChalleng dichiarando di aderire al Codice di Condotta della Commissione Europea contro l’incitamento all’odio online.
In un'interista all'Huffpost, Betti Guetta dell’Osservatorio Antisemitismo del CDEC ha spiegato: "Ho guardato moltissimi video che ridicolizzano l’Olocausto. Stupisce che molti di questi ragazzi siano giovanissimi. Usano la propria creatività per mettersi in vetrina ed esibire la tragedia umana. Gli psicanalisti concordano: ormai i giovani per colpire e attirare l’attenzione su di sé fanno cose sempre più dissacranti. La linguaccia o il seno che si vedono fanno parte del già visto. E allora? Alzano il livello di provocazione. Basti pensare che abbiamo perfino trovato dei video in cui c’era chi fingeva di essere stato violentato in un campo di concentramento"
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