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Burioni, servizio choc de Le Iene su presunto conflitto d'interesse. Lui: 'Mi crocifiggono'

10 Giugno 2020

Burioni, servizio choc de Le Iene su presunto conflitto d'interesse. Lui: 'Mi crocifiggono'

Roberto Burioni Foto: LaPresse

Ieri sera Le Iene hanno mandato in onda un servizio dedicato a Roberto Burioni, il famoso virologo sospettato di conflitto di interesse in merito al Covid-19. Durante il filmato il Codacons riporta alcuni dettagli che getterebbero ombre sulla trasparenza del virologo e farebbero sospettare un conflitto d'interesse con riferimento agli anticorpi monoclonali, come possibile soluzione contro il Coronavirus. Il virologo nei giorni scorsi aveva annunciato il silenzio stampa, ma si è visto ora "costretto a ritardare la mia scomparsa dai media e dai social per fornire alcune precisazioni". Burioni ha scritto un lungo post su Facebook in risposta al servizio de Le Iene e ha negato il conflitto di interesse.

Burioni: 'Nessun conflitto di interesse. Gli anticorpi monoclonali non sono di mia proprietà'

"Non ho alcun conflitto di interesse per quanto riguarda Covid-19" scrive Roberto Burioni su Facebook in risposta a "un servizio delle Iene che ha scelto come fonte per crocifiggermi il Codacons, che da anni mi perseguita".

"Produrre anticorpi monoclonali umani - spiega il virologo - è il mio lavoro dal momento della mia laurea. Ne ho prodotti tanti, ma nessuno di questi è di mia proprietà. La gran parte sono di Pomona Ricerca, una azienda con la quale collaboro proficuamente da molti anni e della quale sono da molti anni consulente scientifico. Ovvio che qualunque opportunità di collaborazione scientifica venga rimandata alla mia valutazione. Nessuno di questi anticorpi monoclonali è in commercio (sono tutti in una fase molto precoce di sviluppo) e non lo saranno ancora per almeno 10 anni; soprattutto nessuno di questi monoclonali è (purtroppo) diretto contro Covid-19. Quindi se gli anticorpi monoclonali contro Covid-19 si dimostreranno utili, io (così come Pomona Ricerca), non ne trarrò alcun beneficio economico".

"Non ho nessun conflitto di interesse - ribadisce Burioni, sottolineando - "se il plasma funziona o se funzionano gli anticorpi monoclonali contro Covid-19, se servono le mascherine o non servono, se si usano o non si usano i disinfettanti o i farmaci, a me non cambia niente dal punto di vista economico". Inoltre, secondo il virologo "immaginare il plasma come alternativo agli anticorpi monoclonali vuole dire non sapere di cosa si parla".

Burioni: 'trattamento fatto di bugie e insinuazioni'

Quanto alla collaborazione con la Fondazione Lorenzini riguardo ai vaccini, Burioni precisa che "si è concretizzata nella collaborazione per la stesura di un quaderno sulla esitazione vaccinale uscito con il Sole 24 ore scritto insieme a una serie di autorevoli colleghi per la quale ho emesso regolare fattura di 1500 euro". "Immaginare - commenta il virologo - che questo costituisca conflitto di interesse richiede uno sforzo notevole di immaginazione".

"Queste sono le bugie più evidenti che ho sentito - aggiunge - per le altre datemi tempo di risentire questo servizio insieme al mio legale, perché questa volta si è passato il segno". "Spero che questo trattamento, fatto di bugie e di insinuazioni, sia di monito a qualunque scienziato voglia nel futuro impegnarsi a informare correttamente le persone. Non vi dico a presto perché a presto non sarà. State attenti - conclude Burioni - e prendete ancora le precauzioni. L'epidemia sta passando ma meglio riprendere la nostra vita normale con prudenza ancora per qualche settimana".

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