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Renzi vs Travaglio, super lite in diretta tv: "Direttore del Fatto un diffamatore seriale"

Resa dei conti tra Matteo Renzi e Marco Travaglio a Otto e mezzo sul La7: scintille nello studio di Lilli Gruber. IL VIDEO

13 Novembre 2021

A Otto e mezzo su La7 va in scena la super lite in diretta tv tra Marco Travaglio e Matteo Renzi, ospite del salotto di Lilli Gruber. "Io sono qui per dire la verità dei fatti", dice il leader di Italia viva. "Questa email è stata inviata da Rondolino come ipotesi di scuola, alla quale ovviamente nessuno ha dato corso. Per distruggere il Movimento Cinque stelle è bastato farli governare... Per distruggere 'Fatto Quotidiano basta il pregiudicato Marco Travaglio, perché è un diffamatore seriale, è un campione europeo di diffamazione".

Il direttore de 'Il Fatto Quotidiano', Marco Travaglio, ha replicato: "Io avuto una multa di mille euro per aver detto una mia opinione. Renzi confonde i reati di opinioni, che sono un incidente del mestiere per un giornalista, con i reati di affari che lo riguardano".

Renzi vs Travaglio, lite in diretta tv a Otto e mezzo: il VIDEO

"Il Fatto Quotidiano è il vitalizio per me e la mia famiglia... Io non ho risposto per email, ma ho detto di no alla proposta di Rondolino perché noi siamo diversi dal Fatto Quotidiano", continua Renzi. Riguardo alla fondazione Open: "Ma la verità è che a Travaglio gli rode perché ho mandato a casa Conte... Per questo che c'è questa campagna di odio contro di me", dice Renzi. Intanto, su Il Fatto Quotidiano appaiono di nuovo pagine dedicate proprio all'ex Premier, nuove rivelazioni sulla fondazione Open, che avrebbe dovuto chiudere prima dell’entrata in vigore della legge Spazzacorrotti. "Non lo dice un testimone dell'accusa e neanche un avversario politico di Matteo Renzi. A scriverlo è un esponente di punta del Giglio Magico: l’avvocato Alberto Bianchi, presidente della cassaforte che ha accompagnato l’ascesa politica dell ’ex presidente del Consiglio. Lo fa più volte in alcune email inviate a due volti di primo piano del renzismo: Maria Elena Boschi e Luca Lotti, entrambi consiglieri della fondazione al centro dell’inchiesta della procura di Firenze", si legge sul Fatto.

Sempre sul giornale di Travaglio: "Open viene posta in liquidazione il 29 giugno 2018, poche settimane dopo la nascita del governo gialloverde. Una delle ultime voci in uscita è rappresentata dai 134.900 euro spesi per il volo che ha condotto Renzi a Washington, alla cerimonia in memoria di Bob Kennedy. Poi, nel gennaio del 2019, Bianchi accelera sulla chiusura della liquidazione. Ma c’è un problema: un’i mprecisata somma di denaro rimasta in cassa al Comitato per il Sì al referendum costituzionale del 2016". 

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