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Enrico Letta dà il via alla "derenzizzazione": aperta la caccia alle streghe nei confronti degli ex renziani

Sarà Marco Meloni, fedelissimo di Enrico Letta ad epurare tutti i filo renziani dal Partito Democratico. È iniziata ufficialmente la "derenzizzazione" del PD

10 Novembre 2021

È ormai guerra aperta tra il Segretario del PD Enrico Letta e Matteo Renzi. Letta avrebbe affidato un compito importante al suo fedelissimo Marco Meloni, ossia trovare tutti gli ex renziani e cacciarli dal partito. È inziata dunque una lunga caccia alle streghe che darà pace solo ai più fedeli compagni del Segretario Letta.

Inizia la "derenzizzazione" del PD, Enrico Letta non avrà pietà

Non aveva alternative il leader del PD dopo l'ennesimo attacco renziano che ha visto la mancata approvazione del Ddl Zan al Senato. La decisione di Letta è stata quella di fare una vera e propria pulizia nel Partito Democratico, dando un'importante incarico al Coordinatore Nazionale Marco Meloni: epurare gli ex renziani dal PD. Dei movimenti si sono visti a Firenze, in Toscana, roccaforte della sinistra italiana che ha visto la gavetta e la consolidazione politica di Matteo Renzi. A giurare fedeltà al PD sono stati per ora tre politici rilevanti per il partito: Dario Nardella (Primo Cittadino di Firenze), Eugenio Giani (Presidente della Regione Toscana) e Simona Bonafè (Segretaria regionale del partito). Il loro atto di fede è stato favorire la candidatura di Monica Marini ai danni di Luca Lotti per la segreteria provinciale dem. Questa mossa è stato un vero e proprio affronto nei confronti del leader di Italia Viva, poiché Monica Marini è il sindaco di Pontassieve. Per i meno informati, Pontassieve è il luogo dove Matteo Renzi ha vissuto la maggior parte della sua vita.

L'unico obiettivo di Marco Meloni è vendicare Enrico Letta

Sembra entusiasta Marco Meloni del compito affidatogli, d'altronde questa suona come una vendetta personale per il Coordinatore Nazionale del PD. Ai tempi dell'"Enrico, stai sereno", frase celebre che ha sancito la fine del governo Letta, Marco Meloni ha preso il nome di "Ultimo Giapponese", in riferimento ai samurai. Il Meloni "dem" è rimasto fedele ad Enrico Letta fino alla fine, tanto da non votare né per l'Italicum né per il Rosatellum. Il samurai del PD sta portando a termine la sua vendetta e non si fermerà finché non cadranno altre teste, le teste dei traditori. Dopo Lotti, ci sono già altri nomi nella "Black List" di Meloni. Alla Camera, quasi sicuramente cadranno moltissime persone. Un'altra mossa del samurai è stata sottrarre alla minoranza la capogruppo del Senato, Simona Malpezzi, "una fan sfegatata di Renzi" che, ormai, è " diventata per necessità filo contiana".

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