26 Settembre 2025
Il GdI ha intervistato Stefano Antonio Donnarumma, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, arrivato con il Frecciarossa 1000 di nuova generazione in viaggio in anteprima sulla linea ad alta velocità Roma-Napoli: più tecnologico, più sostenibile e sempre più internazionale, entrerà ufficialmente in circolazione a partire da domenica 28 settembre.
"Sicuramente - ha detto Donnarumma - questo è il treno del prossimo futuro, anche per collegamenti in Europa".
"Nel nostro piano di investimenti il Mezzogiorno ha un ruolo molto importante: noi stiamo lavorando sulla Napoli-Bari, che poi consentirà il collegamento tra Roma e Bari in 3 ore, che sarà una vera rivoluzione, un po' paragonabile a quello tra Roma e Milano di un po' di anni fa; stiamo lavorando sulla Salerno-Reggio Calabria; ci sono progetti importanti anche sulla Sicilia. Di conseguenza, il volume di investimenti delle Ferrovie nei prossimi dieci anni, nell'ambito dei propri 100 miliardi di investimenti, che riguarda il Sud è veramente molto ingente".
"Intendiamo portare i treni dall'Italia fino a Berlino così come siamo andati a Parigi così come speriamo di potere in futuro andare a Londra attraverso il tunnel; siamo già presenti in Spagna; in Germania con tanti servizi anche per i passeggeri pendolari e con le merci; in Grecia, dove gestiamo l'unico operatore ferroviario della Grecia. Quindi non mettiamo particolari limiti al nostro ruolo in Europa. È per questo che stiamo studiando un progetto più ampio di metropolitana europea per collegare le grandi città europee. Non lo potremo mai fare da soli, ma possiamo farlo cooperando con gli altri operatori internazionali"
"Quello che sta accadendo sulle reti quest'anno è già molto meglio di quello che è accaduto l'anno scorso, perché noi questo anno abbiamo effettuato una pianificazione di numerosissimi cantieri, abbiamo avuto oltre 1.200 cantieri attivi quest'estate, eppure la puntualità dei treni è salita di dieci punti percentuali. Questo significa che man mano che andiamo avanti, essendo questo un piano con un picco di investimenti mai visto nella storia delle ferrovie - voi dovete considerare che solo pochi anni fa gli investimenti sulle infrastrutture ammontavano a 4 miliardi all'anno; nel 2024 ne abbiamo fatti più di 10 miliardi; nel 2025 saranno forse anche più di undici solo per l'infrastruttura. - quindi il disagio che si può provare, avere in qualche caso, deriva molto dalla presenza di questi cantieri e in altri casi da cause esogene, ma non potrà che migliorare".
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