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Matarazzo (Fincantieri): "Nave con 6 MW che azzerano emissioni in porto e servizi di bordo alimentati a idrogeno; in futuro propulsione nucleare per navi passeggeri"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Luigi Matarazzo, Direttore Generale divisione Navi Mercantili di Fincantieri: "Genova può guidare la cantieristica 5.0, servono scelte industriali e sostegni per competere in Europa"

14 Luglio 2025

Luigi Matarazzo, Direttore generale divisione Navi Mercantili di Fincantieri, in occasione del varo tecnico di "Explora III", della cerimonia della moneta di "Explora IV" e del taglio della lamiera di "Explora V", è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Il primo argomento è quello di rendere Genova capitale della cantieristica 5.0. Cosa vuol dire nel concreto?

"Molto semplice. Qui ci sono tutti gli ingredienti per poterlo fare: abbiamo un polo tecnologico, abbiamo competenze, risorse, e un grande cantiere che stiamo ampliando. Ci sono davvero tutte le condizioni per far sì che Genova diventi la capitale dell'industria crocieristica."

A proposito dell'ampliamento del cantiere del ribaltamento, è un po' in ritardo, il progetto in qualche modo pregiudica anche i vostri piani?

"Ma insomma, noi lavoriamo con tutto il sistema: l’Autorità portuale e tutti gli enti coinvolti. C’è un team che collabora quotidianamente con le varie strutture. Come è inevitabile in processi così complessi, ci sono dei ritardi, ma sono gestibili. L’importante è avere continuità e raggiungere l’obiettivo finale."

Secondo lei la cantieristica italiana può costruire nuovi traghetti nel nostro Paese? Perché lei ha citato tutta una serie di navi, non solo quelle da crociera al di là del militare.

"Io li sto facendo. A Palermo stiamo realizzando traghetti per la Regione Sicilia. Il primo sarà consegnato il prossimo anno. Sarà una nave tecnologicamente molto avanzata: avrà la propulsione LNG, pannelli solari, batterie. Il know-how in Italia c’è. Ma dobbiamo essere competitivi, e per esserlo, soprattutto a livello europeo, forse bisogna fare qualche passo in più."

Quindi in qualche modo lei parla di aiuti di Stato, c'è un supporto pubblico europeo?

"In qualche modo sì. Dobbiamo pensare a qualche forma di supporto. Se gli armatori vanno in Turchia ci sarà un motivo, e quel motivo è molto concreto. Se vogliamo riportarli qui, dobbiamo agire."

Il segmento alto di gamma è un qualcosa che sta crescendo?

"Assolutamente. Dopo la pandemia, le prime navi ad avere una vera ripartenza sono state proprio quelle del segmento upper premium e luxury. Da lì sono ripartiti gli ordini, e poi si è tornati anche alle navi Contemporary, di grandi dimensioni. Fincantieri è presente in tutti i segmenti, lavora con tutti i principali player mondiali, e costruisce tutte le tipologie di navi, dalle più piccole fino a quelle oltre le 200.000 tonnellate."

Nei prossimo 10 anni cosa pensa che ci sarà di più tra navi luxury e tradizionali?

"Crescerà anche il segmento crocieristico. Le statistiche parlano di una crescita del 2,5% l’anno. E noi ci siamo. Bisogna essere tecnologicamente avanzati, bravi a fare system integrator. I risultati arrivano così."

"Vivremo un periodo di transizione. Oggi non esiste un sistema in grado di sostituire completamente la propulsione attuale. Ma stiamo progettando navi che possono già fare molto: ad esempio, una nave con sei megawatt di potenza elettrica potrà azzerare le emissioni quando è in porto o a bassa velocità. La parte alberghiera, aria condizionata, cucine, casinò, sarà alimentata con sistemi come l’idrogeno. E questo porterà davvero all’abbattimento delle emissioni."

Riguardo la propulsione nucleare in futuro?

"Ci stiamo già lavorando. I nostri ingegneri stanno collaborando con Newcleo nello sviluppo studi preliminari. Non è qualcosa che vedremo domani mattina, ma il nucleare va studiato oggi se vogliamo che sia una soluzione concreta tra qualche anno."

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