14 Gennaio 2025
Stefano Antonio Donnarumma, Amministratore delegato del Gruppo FS, in occasione dell'inaugurazione di Piazza dei Cinquecento, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
"È chiaro che in qualche caso probabilmente l'affollamento della rete ferroviaria è eccessivo. Questo non è un fatto negativo in tempi normali è una cosa alla quale bisogna auspicare che sia utilizzata al massimo possibile. Ricordo a tutti che i sistemi elettronici di controllo e digitali di controllo dei treni, come il sistema ERTMS, che è un sistema adottato a livello europeo e che è in sviluppo con investimenti da oltre 18 miliardi in Italia solo in quota parte finanziati con il PNRR, è un sistema che garantisce proprio questo una frequenza delle dei dei treni sulla rete particolarmente alta.
La tematica che in questo momento questo numero di treni in crescita che rispetto a pochi anni fa veramente è aumentato di molti punti percentuali, associato a un numero maggiore di utenti e questo anno non sarà certamente un numero da pochi utenti dato il Giubileo, si associa alla contemporaneità di lavori di infrastrutture molto impattanti. Noi abbiamo da spendere, come oramai è ben noto, 25 miliardi di PNRR solo sulle infrastrutture ferroviarie. Di questi, devo dire, siamo a buon punto perché abbiamo chiuso l'anno quasi a 12 miliardi, però è chiaro che siamo entrati in una fase di operatività dei cantieri che davvero a volte inevitabilmente impatta con il regolare esercizio della rete.
Ci sarà sicuramente una razionalizzazione l'abbiamo già studiata in quota parte così come abbiamo studiato una ripianificazione dei cantieri per renderli almeno leggermente più compatibili con l'intensità del traffico soprattutto lo gestiremo attraverso una grande campagna informativa che consentirà agli utenti di prendere le proprie scelte consapevolmente. Perché noi abbiamo la missione di trasportare milioni di persone e intendiamo continuare a fare al meglio possibile.
Ci saranno degli alert in possibili giornate nere?
Secondo il nostro parere più che alert su giornate nere che possono sempre capitare ma per imprevisti noi dobbiamo essere in grado di comunicare bene, correttamente tutto ciò che invece è prevedibile. L'estate scorsa io ero appena insediato in azienda. Mi sono trovato a vivere un po' da spettatore le prime settimane questo di queste difficoltà del mese di luglio. La mia analisi post evento insieme ai colleghi è stata che si poteva pianificare probabilmente meglio. Si poteva certamente informare di più, cosa che è stata fatta peraltro dopo poche settimane ad agosto, con disagi estremamente ridotti e con pochissime lamentele dei passeggeri.
Da quel momento in avanti, giusto per dare insomma un po' di concretezza ai numeri, noi abbiamo avuto un evento particolarmente impattante che è stato ad ottobre quello denominato "l'evento del chiodo" che poi col chiodo aveva in realtà non troppo a che fare e che è stato dovuto ad una obsolescenza di alcune infrastrutture elettriche di alimentazione delle nostre stazioni che è stato oggetto durante le ultime settimane di attività di manutenzione straordinaria di modifiche degli impianti e di adeguamento delle procedure. Sono eventi quelli che in futuro non potranno più accadere in quella modalità.
Mentre invece ciò che è accaduto in queste ultime giornate è dovuto in una grande misura al maltempo nel Sud Italia. Stiamo vivendo purtroppo da due giorni una situazione in cui oggi mi sono arrivate le foto dai colleghi con container rovesciati su sulla linea ferroviaria, interruzione della linea dovuta al rischio che c'è ovviamente non possiamo mettere a rischio i passeggeri oltre un certo livello di rischio, un po' come quando il pilota dell'aereo oppure la stazione di controllo decide di non far atterrare un aereo in un determinato aeroporto. Noi facciamo esattamente le stesse cose. Oggi hanno avuto un disagio un migliaio di passeggeri purtroppo, e comunque sono stati supportati. Ricordiamoci sempre che noi trasportiamo più di 2 milioni di persone al giorno, quindi le cose vanno anche ricondotte. Senza nulla togliere al disagio dei passeggeri, a quelli che sono i reali numeri. È un'azienda che gestisce una dimensione impiantistica davvero enorme, che fa solo questo anno sulla rete ferroviaria circa 10 miliardi di investimenti in un anno. Numeri che non si erano mai visti prima e che gestisce un traffico in continuo aumento, fra l'altro con livelli qualitativi che in tutta Europa ci invidiano. Quindi in realtà bisognerebbe considerare anche gli aspetti positivi.
C'è un messaggio che vuole mandare ai visitatori e i cittadini riguardo il ruolo di FS sulla valorizzazione e sull'ammodernamento della capitale?
"Siamo onorati di avere collaborato e di stare collaborando con alcune società del nostro gruppo ad attività di realizzazione dei miglioramenti che non solo in questa città, in questo anno giubilare, vedranno anche la nostra società partecipare. Consideriamo che come dicevo prima nel mio intervento le Ferrovie dello Stato nel 120º anno di età costituiscono sicuramente ancora oggi la più grande azienda di infrastruttura italiana, con quasi 100.000 dipendenti, con un indotto di decine di migliaia di operatori, crea continuamente posti di lavoro, genera investimenti per decine di miliardi. Di conseguenza non può che essere protagonista anche sui territori dello sviluppo non solo dei trasporti, ma anche del tessuto urbano."
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