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Di Amato (MAIRE): "Il volume 'in-genium' evidenzia il legame tra antica ingegneria romana e tecnologie moderne, proiettate verso il futuro"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Fabrizio di Amato, Presidente MAIRE: "Crediamo nell'ingegneria umanista per aiutare le nuove generazioni nella formazione e per guardare la cultura e l'ingegno come una cosa sola con l'obiettivo di affrontare le sfide del terzo millennio in maniera concreta"

17 Dicembre 2024

Fabrizio Di Amato, Presidente gruppo MAIRE, in occasione della presentazione del volume fotografico "in-genium. Sguardi sul passato e sul futuro della tecnologia" è stato intervistato da Il Giornale d'Italia. 

Come nasce l'idea di esplorare un parallelismo tra le opere ingegneristiche degli antichi romani e le tecnologie moderne?

"Dall'ingegno italiano, dall'ingegneria, dalla capacità di fare, dalla capacità di innovare, di realizzare cose nuove. Ciò che è stato realizzate dai romani qui è quello che fa il gruppo MAIRE che opera nel settore della chimica, della transizione energetica oggi, quindi coniugare l'ingegno comune del passato e del presente ma proiettato soprattutto al futuro." 

Quali lezioni possiamo imparare dal passato per affrontare le sfide moderne?

"L'insegnamento che dobbiamo cogliere più importante è che abbiamo realizzato in passato opere come il parco del Colosseo con le tecnologie dell'epoca, che ovviamente non sono quelle di oggi. Questo fa ben sperare che possiamo fare molto per quello che serve al nostro Paese, immaginando nel nostro settore la transizione. Io credo che possiamo fare tantissimo con le tecnologie di oggi, in confronto a ciò che hanno fatto in passato con gli strumenti che avevano a disposizione all'epoca."

Avete in programma di sviluppare ulteriori iniziative che uniscono storia, tecnologia e sostenibilità?

"Si, noi abbiamo anche uno strumento che è la nostra Fondazione MAIRE, che proprio è proiettata a questo. Quindi noi crediamo molto nell'ingegneria umanista e proprio nell' aiutare le nuove generazioni nella formazione, quindi a guardare la cultura e l'ingegno come una cosa sola. Io credo che personalmente che se vogliamo affrontare le sfide del terzo millennio che abbiamo davanti grandi questioni sul tavolo da risolvere, se le affrontiamo con un approccio concreto così come la cultura e la tecnica e la tecnologia insieme possiamo veramente raggiungere quei risultati e quegli obiettivi così come l'hanno raggiunti in passato e questo oggi lo dimostra."

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