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Veltri (D.i.Re): “Importante partnership con BPER per diffondere cambiamento; non si può parlare di violenza di genere maschile, rapporti di forza differenti”

Il Giornale d'Italia ha intervistato Antonella Veltri, Presidente D.i.Re: "Assoluta inerzia da parte delle istituzioni che dovrebbero intervenire per prevenire la violenza di genere"

20 Novembre 2024

Antonella Veltri, Presidente D.i.Re, in occasione del lancio della terza edizione della campagna fondi "Insieme per le donne" promossa da BPER in collaborazione con D.i.Re. è stata intervistata da Il Giornale d'Italia.

La violenza economica è una forma di abuso spesso ignorata. Come D.i.Re affronta e sensibilizza riguardo questo aspetto?

"L'occasione odierna è una delle occasioni che può essere utilizzata per veicolare un messaggio che è un messaggio appunto di trasversalità di una forma di violenza che assieme ad altre forme come i maltrattamenti, lo stalking e la violenza psicologica, si può esercitare e magari rendere più consapevoli sia le donne da una parte, ma soprattutto responsabilizzare gli uomini che esercitano il controllo sulle risorse economiche."

Secondo il suo parere, pensa che le istituzioni stiano facendo abbastanza per contrastare questa violenza?

"Ma credo che in generale ci sia un'assoluta inerzia da parte delle istituzioni sul tema più generale della violenza maschile alle donne. C'è un'inerzia che rende responsabili in maniera particolare appunto le le istituzioni che a vario livello dovrebbero intervenire sul prevenire più che contrastare il fenomeno della violenza maschile alle donne. Si assiste ad una sorta di propaganda sul tema in occasione delle giornate celebrative, come quella verso il 25 novembre o quella dell'8 marzo, ma oltre questo credo che si faccia davvero ben poco."

Parliamo spesso di violenza di genere sulle donne, ma si potrebbe parlare anche di violenza di genere maschile?

"Assolutamente. Credo che i numeri stiano a testimoniare ben altro. I rapporti di forza sono differenti, e devo dire anche che la violenza maschile alle donne ha radici in luoghi comuni, in stereotipi, in pregiudizi che nutrono gli atteggiamenti di sopruso e di asimmetria di potere nella società e quello che attesta la cultura dominante è il patriarcato."

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