23 Luglio 2024
Luisa Franceschetti, Amministratore delegato Saccheria F.lli Franceschetti, in occasione della Presentazione dell'XI Edizione dell'Osservatorio ECM Euronext Growth Milan con IRTOP Consulting, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
“Noi siamo degli straccivedendoli, la nostra realtà è iniziata negli anni 30 del 1900 con nostro nonno che con un carretto andava a raccogliere i sacchi di iuta dai fornai. Oggi siamo un'azienda, una società benefit, 30 dipendenti, 17 milioni di fatturato. Siamo una società che si è quotata in Borsa per crescere, raccogliere capitali e poter crescere, avere visibilità, un'organizzazione interna che garantiscono trasparenza ancora maggiore di quella che già avevamo.
Produciamo imballaggi flessibili che sono dei dei Big Bag, dei contenitori in rafia di polipropilene, quel materiale con cui sono fatte le borse dell'Ikea. Dove vogliamo andare? Vogliamo diventare l’Amazon dei prodotti in rafia di polipropilene. Stiamo procedendo. Abbiamo un e-commerce proprietario che è nato in Italia, adesso lo abbiamo espanso ad altri paesi come Francia, Spagna e Belgio. Ci sta dando delle grosse soddisfazioni di crescita.
Abbiamo una realtà con un prodotto che è old school perché è un prodotto che ha zero capacità e possibilità di innovazione ma abbiamo innovato sui processi. Quindi siamo stati uno degli otto casi come Small Medium Enterprise a livello mondiale di Google, segnalati sul loro sito americano. I loro tools ci hanno consentito di semplificare tutti i processi produttivi e non, e di lasciare il tempo ai nostri collaboratori per poter pensare.
E quindi oggi i nostri collaboratori non fanno più delle cose stupide, probabilmente non passano più due minuti alla macchinetta del caffè ma passano dieci-quindici minuti sotto il gazebo aziendale, oppure facendo la passeggiata durante l'orario di lavoro, ma hanno tempo di poter pensare a quello che potrebbero fare di meglio e di più creativo per loro stessi e per la realtà, visto che passiamo tantissimo tempo sul lavoro, tanto vale che passiamo un buon tempo”
Parliamo della vostra esperienza di quotazione, perché avete deciso di quotarvi e quando è avvenuta la quotazione?
“Noi ci siamo quotati il 15 dicembre 2022 a seguito di un percorso, per noi lungo, perché siamo molto sfidanti anche nei confronti di noi stessi. Quindi avevamo deciso verso gennaio che ci saremmo quotati a giugno. Per una serie di motivi, non necessariamente dipendenti da noi, siamo arrivati a dicembre e per fortuna ci siamo quotati a dicembre 2022 perché poi è stato ancora peggio.
Una delle ragioni è stata dovuta al fatto che quando siamo arrivati nel 2015, Luigi ed io, che siamo due figli dei fondatori, abbiamo organizzato l'azienda in maniera tale che avesse una continuità anche per il futuro non necessariamente dipendente da noi. Quindi la quotazione è venuta come un passo per noi necessario per dare ancora maggiore trasparenza e stabilità, anche ai nostri soci, che sono le mie sorelle, erano i fratelli di Luigi, che non necessariamente lavorano in azienda, ai quali in primis abbiamo voluto garantire una maggiore trasparenza ancora di più. E poi comunque l'idea di aprire il capitale per poter crescere in futuro era uno è uno dei motivi che noi abbiamo fatto oltre alla visibilità e all'attrattività, che poi abbiamo avuto”
Ad oggi quindi come sta andando? Quali sono stati i vantaggi e gli svantaggi della quotazione?
“I vantaggi sicuramente sono più degli svantaggi, nel senso che i vantaggi sono: una crescita culturale, che abbiamo fatto sia durante il processo di IPO che a livello di tutta l'azienda, quindi non solo a livello di governance piuttosto che di prima linea, ma proprio a cominciare da coloro che all'interno del reparto produttivo guidano i muletti.
Proprio il fatto di sentirsi parte di un tutt'uno e di poter essere parte di un tutt'uno perché effettivamente diamo una comunicazione, facciamo una serie di incontri tali per cui ognuno, con modalità diverse, con linguaggi diversi, può sentirsi parte dell'azienda. Quindi sicuramente a livello culturale, ancora maggiore organizzazione e trasparenza anche nella reportistica; il fatto di conoscere molte persone, anche consulenti, che quindi ci fanno crescere nello specifico su alcune materie.
Svantaggi: è costosa, ma forse in questo momento in cui effettivamente il mercato ha gli svantaggi di cui abbiamo sentito parlare prima, quindi poca liquidità, il titolo che viene scambiato meno di quello che vorremmo e quindi diciamo in questo momento è ancora proprio più un investimento che un ritorno; però noi siamo imprenditori, quindi aspettiamo che arrivino tempi migliori, il valore dell'azienda verrà riconosciuto”
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