10 Ottobre 2023
Ugo Salerno, Presidente di Rina S.p.A., in occasione dell'evento "Transition To Net Zero", il "Green & Blue Talk" di RCS Academy, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Come al solito queste conferenze sono estremamente interessanti ed è un piacere poter partecipare e ascoltare gli altri che parlano perché questi sono argomenti che sono in continua evoluzione.
Le tecnologie stanno cambiando e migliorando sempre di più, è importante secondo me che questi contenuti vadano fuori perché bisogna informare l'opinione pubblica, che è soggetta a disinformazioni che derivano, ad esempio, da interessi parziali.
Quindi mi fa molto piacere partecipare alla conferenza Transition To Net Zero, spero che i contenuti possano essere distribuiti nella maniera più ampia possibile".
Riguardo appunto l'obiettivo Net Zero, secondo lei, è possibile arrivarci davvero?
"Guardi, allora l'obiettivo Net Zero del 2050 è possibile arrivarci davvero se c'è un atteggiamento corretto da parte di tutti i player.
Quando dico corretto vuol dire eliminare le ideologie, passare sopra agli interessi specifici di varie aziende e utilizzare tutte le tecnologie possibili, perché questa è la più grande sfida che l'umanità si è mai trovata ad affrontare, come ci dice Fatih Birol, il chairman dell'International Energy Agency, è una sfida che noi supereremo soltanto se, senza preconcetti, utilizzeremo tutte le tecnologie disponibili oggi e quelle che verranno fuori".
Dobbiamo anche mettere in conto la Guerra tra Israele e Palestina, come potrebbe incidere?
"Guardi, io credo che se lei chiede a persone sicuramente molto più informate ed esperte di me in geopolitica, non le sanno dare una risposta. È chiaramente impressionante quello che è successo e rischia di essere molto impressionante quello che succederà nel breve futuro, perché Israele probabilmente reagirà con forza.
Il problema è che deve andare a reagire in un'area che è tremenda perché la Striscia di Gaza è un insieme di persone, di immobili, di vicoli che portano a un ingresso difficilissimo per i soldati e per coloro che ci sono all'interno, per cui non saprei dare nessuna previsione, la preoccupazione è che questo conflitto possa estendersi".
E dal punto di vista energetico, secondo lei, con noi come potrebbe influire questo?
"Se fossero coinvolti Iran ed Arabia Saudita potrebbero esserci degli impatti di tipo energetico".
Il distacco dalla Russia invece per noi è sostenibile da un punto di vista energetico?
"Si, ai prezzi che pagano tutti, abbiamo visto che il costo del gas adesso è circa il doppio di quello che era in precedenza, ma è un 10% rispetto ai picchi.
Non possiamo pensare comunque di avere energia a prezzi bassissimi sempre. Direi che l'impatto è relativo e potrebbe essere ancora minore se si facesse tutto il piano dei rigassificatori. Lei vede con che difficoltà stiamo andando avanti in questo senso, per ora ne abbiamo uno solo dei nuovi da fare che dovrebbero essere due o tre.
Insomma i rigassificatori sono importanti perché ci consentono di differenziare le fonti, quindi di essere indipendenti".
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