Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Gabriellli, Polizia Postale: “Criminalità informatica +155% dal 2012, criminalità ordinaria -10%: i reati si spostano sul web”

Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni: “Domanda crescente di esperti in cybersicurezza”

20 Luglio 2023

In occasione della presentazione al Senato del Rapporto CENSIS-IISFA “Il valore della Cybersecurity in Italia, la sicurezza informatica garanzia di benessere e libertà”, Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha dichiarato al Giornale d’Italia:

“Un rapporto significativo, importante, è uno degli studi più accurati, che poi cerca di dare un po’ il benchmark annuale, di quella che è la percezione della cybersicurezza nel nostro Paese. Come ci si sposta in termini di investimenti, di crescita, in termini anche di offerta formativa.

Il rapporto è uno strumento completo, che permette poi, per chi come me interpreta una parte dell”assetto della cybersicurezza nazionale, deve in qualche modo orientare poi la propria azione, in termini di programmazione, in termini  di progetto, per quel che riguarda l’attivazione delle risorse,  sia umane che in termini di risorse strumentali.

Oggi ci troviamo di fronte ad un dato importante, la fonte di attacchi principale rimane la fonte criminale.

Il 155% in più di criminalità informatica dal 2012 fa comprendere, a fronte di una riduzione del 10% della criminalità ordinaria, come il mondo criminale si sta spostando sul web.

C’è l’aumento la percezione del rischio da parte dei nostri cittadini, l’incremento di utilizzo di strumenti informatici per la cybersicurezza e l’incremento  soprattutto di un’offerta formativa, che oggi sembra più importante, ed è in linea con quello che deve essere il trend di crescita.

Manca ancora un po’ di attenzione a quello che riguarda l’investimento, che vede ancora nostro Paese un po’ come fanalino di coda del G7.

Le tre sfide più importanti riguardano la capacità di costruire una forza lavoro su più livelli, all’interno nostro Paese, a fronte di una domanda sempre crescente di esperti in cybersicurezza.

Quindi questo vale sia per gli operatori, sia per un livello intermedio di quadri dirigenziali, fino ad arrivare agli stessi dirigenti, che debbono avere formazione in termini di cybersicurezza.

L’altra sfida è stimolare la crescita interna di un’industria nazionale, che sia in qualche modo trainante, che garantisca livelli di sicurezza a quello che è poi il perimetro nazionale di sicurezza cibernetica.

L’ultima sfida è quella, che soprattutto devono raccogliere le istituzioni, di cercare di ottimizzare quelle che sono le risorse, che oggi vengono calate in questo settore.

Cioè fare in modo che, in qualche modo, si potenziano le strutture già esistenti, senza avere dispersione di risorse, che in questo settore sono così preziose, che debbono essere concentrate e calate all’interno di quelle che sono già strutture, humus operativi, già pronti a ricevere forme di investimento di questo tipo.”

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti