Pietrangelo Buttafuoco presenta Beato lui, il libro su Berlusconi: “Renzi era l’erede suo e di quella maggioranza che non aveva casa politica”

Alla presentazione organizzata da Comin & Partners di “Beato lui”, il libro su Berlusconi, l'autore, Pietrangelo Buttafuoco, ha dichiarato al Giornale d'Italia:

“L’egemonia culturale di sinistra non è che sia finita. Non c’è mai stata, in realtà, è percepita, un po’ come il caldo in questi giorni, perché i grandi successi, quelli fatti con le pagine dei libri o quelle dei film, in realtà, nel sentimento popolare, erano appoggiati a personaggi che non possiamo definire di sinistra.

Non poteva essere di sinistra  Moreschi, che macinava un successo immenso, non poteva essere definito di sinistra un regista come Pietro Germi, neppure Federico Fellini.

Non potevano essere considerati di sinistra anche artisti assolutamente liberi, che non potevano essere essere considerati di destra, da Burri a Gino de Dominicis alla potente voce di Carmelo Bene, ce n’è soltanto una percezione assolutamente calda, come questo caldo, che racconta soltanto una sottocultura mediatica non certamente la cultura con la C maiuscola.

Coincidenze, oppure meglio alchimie, una giusta e doverosa alchimia.

Io penso tuttora Renzi un erede.

Nel senso che in Berlusconi il capitolo della politica è un dettaglio, perché la politica lo annoiava, però in questa capacità di essere disarmante, rispetto a certi dettagli, ha individuato in lui un erede, non un successore, che sono due concetti completamente diversi. Un erede e chissà, mi sono chiesto, in altri tempi quando prepara la discesa in campo, Silvio Berlusconi si rivolge ai leader di quel che era rimasto nella democrazia cristiana, cioè Mario Segni, Martinazzoli, ricavandone un no… Chissà, se avesse avuto l’età giusta, Matteo Renzi, cosa avrebbe fatto, probabilmente nella discesa di Berlusconi. Lui avrebbe continuato ad essere l’inventore della televisione commerciale e lui invece l’erede di quella maggioranza silenziosa di italiani che non aveva ancora una casa politica.”