13 Aprile 2023
Pietro Cum, CEO ELIS, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Un evento che è stato un grande momento corale, tutti gli ingredienti di questo grande progetto si sono riuniti, aziende, istituzioni, scuole, università e i giovani che ci hanno testimoniato il loro desiderio di mettersi in gioco sui mestieri che possono attrarli. La prima iniziativa concreta è stata la mappatura del fabbisogno dei profili professionali, sono oggi 10mila le posizioni da coprire, ai primi di maggio partiranno le prime 4 grandi accademie sui giuntasti di fibra, sugli operai da cantiere, sugli sviluppatori di software quindi quei mestieri di cui oggi c'è più bisogno soprattutto per queste grandi aziende che devono realizzare i progetti delle infrastrutture del Pnrr.
Ci aspettiamo di andare a trovare giovani in tutta Italia, abbiamo messo in piedi una rete di scuole e una comunicazione che cerchi di parlare il loro linguaggio per poterli attrarre e spiegare cosa vuol dire fare un mestiere che porta a relazionarsi fra di loro e creare valore per il sistema paese.
Le aziende partecipano per due motivi, per avere i profili professionali di cui hanno bisogno e che non trovano sul mercato perché la scuola no prepara i giovani a questo tipo di mestieri, ma partecipano anche per dare il loro contributo in modo corale a un progetto che vuole affrontare il tema della disoccupazione giovanile, della distanza fra le donne e il lavoro. Le aziende devono avere anche a cuore lo sviluppo del paese.
Da parte delle aziende c'è un investimento economico perché l'intero sistema di scuole e istituzioni e attività di comunicazione va sostenuta".
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