19 Gennaio 2023
Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont, in occasione dell'evento di Nicola Porro a Milano "Ripartenza", ha commentato a Il Giornale d'Italia:
"Le condizioni ci sono. Abbiamo chiuso un 2022 con un PIL buono, direi non registrato negli ultimi anni. Per i temi che conosco un po’ più da vicino, che sono i temi energetici, sicuramente la fase un po’ più critica anche sul tema delle scorte è stata superata, i prezzi del gas sono scesi: quello che dico è che ci sono le condizioni. È chiaro che non bisogna stare fermi.
Credo che anche il titolo sia proprio questo “La Ripartenza”, bisogna darsi da fare, l’industria c’è, abbiamo un governo, deve esserci fiducia tra istituzioni e imprese. Abbiamo tanto da fare e soprattutto avere visione, guardare a lungo periodo per evitare che succedano cose impreviste, bisogna fare nel campo energetico una strategia. Ripeto, ci sono le condizioni e la voglia di farlo.
Nel settore energetico c’è una pianificazione di breve medio e lungi periodo, solo così si possono prevedere fenomeni, bisogna essere pronti a evenienze, anche se il nostro sistema energetico rispetto all’Europa non è messo male. Questo ci consente di guardare con un po’ più di ottimismo, Bisogna lavorare sulla transizione energetica e spingere quei settori dove siamo leader e più bravi.
L’idrogeno è una soluzione. Credo fermamente che l’idrogeno sarà il vettore del futuro. Se dovessi immaginare la sostituzione dei carburanti fossili, io vedo l’idrogeno, l’idrogeno può far funzionare anche i motori endotermici, basta cambiare la carica, una cosa molto facile, come una volta c’erano le macchine che andavano a gas con le bombole, quindi il principio è lo stesso. È ovvio ci sia ancora del lavoro da fare, l’idrogeno si può fare da varie fonti fossili verdi, oggi ci sono tante tecnologie, bisogna essere neutrali sulla tecnologia, importante raggiungere obbiettivi che sono il 2030 e il 2050 e credo che le condizioni ci siano.
Se dovessi immaginare tra dieci anni, io vedrei una crescita dell’idrogeno molto forte che può sostenere la domanda di tutto quello che è il trasporto pesante che è molto pesante, che oggi è molto complicato pensare di farli funzionare a batteria. Oggi la batteria è una soluzione lo sarà anche per il futuro, così come qualcuno diceva che la biciletta sarebbe sparita, ma la bicicletta ancora c’è. Io penso che alcune cose rimarranno, ma ci saranno altre cose che oggi non conosciamo nei dettagli, ma che parte integrante della nuova strategia energetica del paese".
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