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Edoardo Rixi: "Uno shift reale necessita di servizi per rendere fluido il sistema di trasporti per merci e cittadini"

Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti: "All’Europa si chiedono finanziamenti: Italia richiede costi superiori per terreno fragile e montagnoso". L'intervista a Il Giornale d'Italia

01 Dicembre 2022

Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, in occasione della cerimonia per la nuova stazione ferroviaria Terminal 2 dell’aeroporto di Milano Malpensa, ha detto a Il Giornale d'Italia:

"La difficoltà della realizzazione in un Paese come l’Italia sono i finanziamenti limitati, in cui le opere infrastrutturali costano di più degli altri Paesi Europei per questioni geografiche. L’Italia è uno dei due pilastri logistici insieme ai porti del Nord Europa e ha bisogno di creare un’intermodalità sostenibile. Un’infrastruttura ferroviaria si sviluppa nel tempo e ha bisogno di una attenta programmazione, i ritardi rischiano di compromettere l’intera tenuta della rete. Per fare uno shift reale c’era necessità di servizi di qualità, che consentano all’utente di scegliere il sistema ferroviario. Oggi non siamo in grado spesso di erogare questi servizi, quindi interventi di collegamento con gli aeroporti ci permetterà di svuotare parte delle strade e rendere più fluido il sistema di trasporti per merci e cittadini.

All’Europa si chiedono finanziamenti sui corridoi e anche di tenere presente la peculiarità italiana di terreno fragile e montagnoso diffuso su tutto il piano nazionale, che richiede costi molto superiori.

Questo progetto porta nuovi bacini di traffico e lo diversifica rispetto a Linate, creando una sostenibilità sul sistema di trasporto e seguendo le indicazioni del piano europeo: trasporti più fluidi e più rispettosi dell’ambiente. Il Paese deve fare le cose fatte bene, per far muovere agilmente i cittadini italiani. Malpensa per tanti anni ha subito di non avere collegamenti ferroviari veloci.

Malpensa è insieme a Fiumicino uno dei due hub più importanti del Paese, e attira anche passeggeri dalla Svizzera, e copre dei gap infrastrutturali che abbiamo a livello UE anche nella distribuzione dei passeggeri.
Più che fare ricorsi bisogna discutere, ma le opere non si devono bloccare, vanno fatte a regola d’arte e devono avere sostenibilità nel tempo, è finito il moneto die no a prescindere".

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