04 Ottobre 2022
Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, in occasione dell'apertura di Eataly a Verona, ha detto a Il Giornale d'Italia:
"È l'ultima grande apertura che facciamo in Italia, ormai siamo in tutte le città, mancava il grande luogo nel Triveneto. Verona è centrale, perché è in una posizione perfetta per servire da Mantova a Bolzano e da Brescia a Mestre. È una grande città d'arte ed è molto interessante. Abbiamo trovato questo fantastico edificio antico, da restaurare, che lo chiamavano “Frigorifero 1930” per le derrate alimentari del triste ventennio. L’ha restaurato Botta, un grande architetto, grazie alla fondazione Cariverona, che ha investito su questo, dentro ha messo questa forma nuova.
Primo esperimento che facciamo in assoluto, mettere insieme queste due forme di bellezza, vediamo che succede. Spero tanto che funzioni, perché è un modello che vorrei portare nel mondo.
L’arrivo del nuovo amministratore delegato è una notizia splendida secondo me, dopo 17 anni della famiglia Farinetti bisogna cambiare un po', perché la stessa famiglia che è sempre curiosa e innovatrice, vuole fare cose nuove e diverse.
Abbiamo trovato in questi due ragazzi di Bonomi, gente veramente fantastica, italiani veri. Grazie al loro ingresso abbiamo potuto comprare anche la minoranza di Eataly USA, per cui anche Eataly America, che è enorme e potentissima, diventa 100% italiana.
Eataly si ritrova con una buona liquidità, la famiglia Farinetti rimane al 22% come Socio, mio figlio Nicola fa il presidente e continueremo ad occuparsene, anche se ci occuperemo di vino. Diciamo che è una bella storia di cui sono molto contento.
Dal nuovo governo dobbiamo aspettarci tutti che nel giro di uno o due giorni si trovi una soluzione per i costi energetici, sennò fallisce l’Italia.
Abbiamo fatto una stupidaggine a far cadere un governo che andava bene, con un personaggio magnifico come Draghi. Bisogna che Meloni e Draghi si trovino, per mettere il tetto, per slegare l’energia dal gas, per convincere l’Europa a far tante cose.
La politica non fa cose esaltanti, deve creare scenari per noi, per operare: al centro ci sono gli imprenditori e i lavoratori, che contano immensamente più dei politici.
Evidentemente la maggioranza degli italiani la pensa diversamente da me. C’era un sondaggio per cui il 73% degli italiani aveva visto in cattiva luce la caduta del governo Draghi, poi hanno votato tutti quelli contro di lui. Io in ogni caso non faccio politica, ma faccio impresa, a noi non cambia molto. Però io non penso solo al mio interesse, penso al bene comune. La Meloni ha vinto, dobbiamo collaborare e fare in maniera di aiutarla a governare il meglio possibile. Non dobbiamo avere nessun tipo di preconcetto, a parte i temi ideali forti, come una visione del sovranismo che io aborro e che considero addirittura fascista, ma che sembra abbia un po' abbandonato negli ultimi mesi. Vediamo se mantiene. Speriamo".
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