Gerusalemme, polizia israeliana picchia cristiani mentre entrano nella Chiesa del Santo Sepolcro: diversi feriti fra i presenti - VIDEO

Nuove violenze a Gerusalemme Est nei confronti della comunità cristiana palestinese. Alcuni membri della polizia israeliana ha infatti picchiato alcuni fedeli che provavano a entrare nella Chiesa del Santo Sepolcro per le celebrazioni della domenica. I video che testimoniano l'aggressione mostrano chiaramente la forza spropositata utilizzata dalle forze dell'ordine e la presenza di diversi feriti.

Gerusalemme, polizia israeliana picchia cristiani mentre entrano nella Chiesa del Santo Sepolcro: diversi feriti fra i presenti

A Gerusalemme, le forze di polizia israeliane hanno attaccato cristiani palestinesi che cercavano di entrare nella Chiesa del Santo Sepolcro, impedendo loro di partecipare alle celebrazioni religiose. L’episodio ha suscitato condanne da parte di leader religiosi locali e organizzazioni per i diritti umani, che denunciano un’escalation di violenze contro la comunità cristiana in Palestina.

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Testimoni oculari hanno riferito che la polizia ha usato manganelli e forza fisica per bloccare i fedeli all’ingresso della chiesa, causando feriti e grande paura tra i presenti. L’azione delle autorità israeliane ha impedito a molti cristiani di partecipare ai rituali nel loro luogo di culto, suscitando un profondo senso di frustrazione e impotenza nella comunità.

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Secondo osservatori e leader religiosi, questi episodi rientrano in un contesto più ampio di discriminazione e pressione sulle minoranze cristiane in Palestina, già esposte a difficoltà economiche, restrizioni di movimento e conflitti continui. La comunità internazionale ha più volte espresso preoccupazione per le restrizioni imposte ai luoghi sacri e per l’aumento delle tensioni religiose nella città santa.

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L’attacco viene letto da molti come un segnale dell’escalation di aggressioni nei confronti dei cristiani palestinesi, definita da alcuni come una minaccia esistenziale alla loro presenza storica nella regione. Organizzazioni locali hanno chiesto indagini immediate e misure di protezione per consentire a tutte le persone di praticare liberamente la propria fede, senza timore di violenze o intimidazioni.

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