28 Agosto 2025
A margine della Messa per la memoria liturgica di Santa Monica, celebrata nella Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio a Roma, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, è tornato a esprimere la posizione della Santa Sede sulla crisi in Medio Oriente, richiamando l’appello di Papa Leone XIV e le dichiarazioni dei patriarchi di Terra Santa. “Vorrei fare riferimento all’appello che ha fatto il Papa durante l’udienza generale e che contiene appunto il pensiero della Santa Sede sulla situazione in Gaza”, ha affermato Parolin.
Il cardinale ha ricordato che il Pontefice, insieme ai patriarchi greco-ortodosso e latino di Gerusalemme, ha chiesto “la fine della guerra” e si è espresso “contro lo sfollamento della popolazione di Gaza”.
Parolin ha evidenziato come, nonostante le possibili vie d’uscita dal conflitto, gli interessi politici, economici e di dominio continuino a ostacolare la pace: “Soluzioni ce ne sono tante, soluzioni che possono veramente mettere fine a questa situazione”, ha detto, sottolineando però il peso di “interessi politici”, “economici”, “di potere” e “di egemonia” che impediscono “una soluzione umana di questa tragedia”.
Interpellato sull’ordine di evacuazione imposto ai civili nella Striscia, Parolin ha spiegato che “è stata lasciata libertà” di scelta, ma ha ribadito le difficoltà di una permanenza reale sotto controllo militare. Ha riportato quanto riferito dal patriarca ortodosso Teofilo III, secondo cui ai fedeli della parrocchia ortodossa di Gaza è stato chiesto di lasciare la zona: “Ognuno potrà decidere cosa fare”, ha affermato il cardinale, aggiungendo però che “la scelta di rimanere è coraggiosa” e che non sa “come potrà realizzarsi se c’è questo ordine di evacuazione” e “il controllo totale, a terra, del territorio”.
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