04 Novembre 2025
Un ospedale sudanese è stato colpito da un drone dei soldati paramilitari delle RSF causando almeno 7 vittime e 5 feriti, tra cui bambini. È questa una delle ultime atrocità compiute contro i civili dai militari delle Forze di Rapido Supporto nella regione sudanese del Darfur.
A quanto emerge da fonti e immagini circolate sui social, l'ospedale di Kornoy, nel Darfur Settentrionale, è stato infatti preso di mira da bombardamenti delle RSF provocando almeno 7 morti, compresi bambini. Uno degli ultimi attacchi degli squadroni RSF contro strutture ospedaliere sudanesi si era verificato appena lo scorso 30 ottobre, quando esecuzioni di massa hanno ucciso oltre 460 pazienti all'interno del Saudi Maternity Hospital. In quel caso, come in buona parte degli episodi di genocidio etnico in corso da settimane dopo la violenta presa di El Fasher, le uccisioni collettive erano state riprese con cellulari e pubblicate sui social dagli stessi miliziani delle RSF.
In uno dei numerosi video in circolazione, si assiste all'ennesima atrocità: civili costretti a sdraiarsi per terra prima di essere investiti dai veicoli militari. Altri video riprendono civili forzati a scavarsi la propria fossa prima di venire freddati, altri ancora persone nude, stipate in perimetri ristretti e gassate a cielo aperto. Secondo stime non del tutto certe, decine di migliaia di persone sono state uccise, sottoposte a torture, rapimenti a scopo di riscatto, esecuzioni sommarie e violenze sessuali. Ma oltre a tutto ciò, continua a mietere vittime anche l'acuta denutrizione. Secondo quanto riportato da Medici senza frontiere, il 27 ottobre scorso sono stati soccorsi almeno 70 bambini con meno di cinque anni in stato di forte malnutrizione. Il giorno successivo, il 20% dei 120 uomini soccorsi risultava avere lo stesso problema.
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