Netanyahu si autodichiara genocida nel discorso all'Onu: "Per caso i nazisti chiedevano gentilmente agli ebrei di andarsene?" - VIDEO

"I Nazisti chiesero forse agli ebrei di andarsene, di andarsene gentilmente? (...) volete davvero che nomini tutti i leader genocidi della storia?". Furono queste alcune delle parole pronunciate dal leader israeliano Benjamin Netanyahu nel corso del suo controverso discorso all'Assemblea Onu lo scorso 26 settembre.

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Parole che, in quel momento, lui sciorinò per evidenziare le ingiustizie subìte dal suo popolo durante il regime nazista degli anni Trenta e Quaranta del Novecento. Ma parole che, se riascoltate con maggiore attenzione, suggeriscono un'implicita dichiarazione di colpevolezza da parte di Netanyahu. Seguendo il filo di una strategia retorica che gli si ritorce contro, Netanyahu sceglie di paragonare le atrocità compiute dal suo governo contro i civili palestinesi, a quelle compiute dai gerarchi nazisti contro gli ebrei sterminati durante l'Olocausto. Il ragionamento è: "agli ebrei è forse stato chiesto di spostarsi gentilmente dai tedeschi nazisti? Dunque perché dovremmo chiederlo noi ai (miliziani) palestinesi?".

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Il ragionamento di Netanyahu procede da sé: "un Paese che sta commettendo un genocidio, implorerebbe la popolazione civile che dovrebbe essere il suo obiettivo di mettersi al riparo?". Rileggere queste parole invertendo i termini di paragone, e dunque attualizzando i discorsi, permette di cogliere in filigrana come Netanyahu, in quel momento, si stesse più o meno volutamente menzionando tra i leader genocidi della storia. Cioè stesse sostanzialmente ammettendo la natura genocida delle sue mosse nei confronti della popolazione palestinese.

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