09 Ottobre 2025
"Gli ostaggi torneranno a casa lunedì", ha parlato così il Presidente degli Usa Donald Trump al telefono coi familiari degli israeliani, ancora prigionieri da Hamas, poco dopo l'annuncio dell'accordo concordato tra Hamas ed Israele sul cessate il fuoco e l'inizio della "pace".
La chiamata è avvenuta ieri sera, 8 ottobre, quando un gruppo di familiari degli ostaggi si è radunato intorno al telefono con il Segretario al Commercio Usa Howard Lutnick. Una conversazione breve, segnata dal gaudio delle famiglie e dalla riconoscenza verso Trump per i suoi sforzi nel traghettare il conflitto a Gaza verso il presunto accordo di "pace". "Presidente Trump, lei ha la folla migliore del mondo" apre la chiamata Lutnick invitando, subito dopo, i familiari degli ostaggi lì riuniti a parlare: "Cosa avete da dire ragazzi al Presidente Trump?", poi in coro le voci ringraziano: "Grazie, grazie, ce l'hai fatta! Grazie! È incredibile". Un uomo esce dalla folla ed esprime tutta la sua gratitudine: "Signor Presidente, noi crediamo in lei, sappiamo che ha fatto così tanto per noi in passato, dal momento in cui è diventato Presidente, anche prima, e noi confidiamo che lei porterà a termine la missione finché ogni ostaggio, ciascuno dei 48 ostaggi non saranno a casa. Grazie. Dio ti benedica, Dio benedica l'America". Quindi Trump è intervenuto, promettendo la liberazione degli ostaggi per il prossimo lunedì 13.
"Trump ha appena annunciato che i nostri cari, gli ostaggi, stanno tornando a casa" ha fatto sapere l'organizzazione dell'Hostages and Missing Families Forum in un comunicato stampa di ieri. Organizzazione che più recentemente aveva palesato la sua gratitudine per il tycoon scrivendo un appello con cui chiedeva l'attribuzione a Trump del premio Nobel, e a cui Trump a sua volta aveva risposto compiaciuto. Sono ore cruciali queste dopo che stanotte è arrivato l'accordo Hamas-Israele per la prima fase del "piano di pace" promosso dal tycoon. Le situazione al momento però è ancora fragile: i bombardamenti sulla Striscia continuano nonostante Trump abbia annunciato la "pace". Bombardamenti che, affermano fonti israeliane, cesseranno solo dopo che il governo di Tel Aviv approverà formalmente l'accordo.
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