28 Settembre 2025
Un "massiccio attacco" composto da "centinaia di droni e missili" sarebbe stato sferrato dalla Russia contro l'Ucraina nella notte tra ieri, 27 settembre, e oggi. A riferirlo è stato il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga sul suo profilo X: "La Russia ha lanciato un nuovo massiccio attacco aereo sulle città ucraine mentre la gente dormiva. Ancora una volta, centinaia di droni e missili hanno distrutto palazzi residenziali causando vittime civili".
I militari della capitale ucraina hanno poi fornito dati più accurati sul presunto raid russo: si tratterebbe di circa 595 droni e 48 missili caduti, principalmente, sulla capitale Kiev dove si sono registrati 4 morti e più di 30 feriti. In particolare, durante l'"attacco russo" sarebbe stato colpito un palazzo di cinque piani, situato nel distretto di Solomyansky, così come riferito dal sindaco di Kiev Vitali Klitschko. "Attualmente ci sono feriti nei distretti di Solomyansky e Svyatoshynsky" ha comunicato il primo cittadino su Telegram. Un attacco rivendicato da Mosca che ha affermato di aver colpito, durante il massivo attacco, "imprese del complesso militare-industriale ucraino". Intanto però l'allarmismo europeo, alimentato dalle affermazioni del leader ucraino Zelensky, aumenta: il comando operativo delle forze armate di Varsavia infatti hanno disposto questa mattina la chiusura dello spazio aereo sopra gli aeroporti delle città orientali di Lublino e Rzeszàw. Un'operazione giustificata dalla Polonia come "preventiva" a fronte dell'"attività dell'aeronautica a lungo raggio di Mosca", a cui è seguito però il dispiegamento di caccia. Le forze militari polacche hanno dichiarato di aver inviato aerei caccia nel loro spazio aereo e di aver messo in stato di massima allerta i sistemi difensivi aerei a terra.
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