11 Settembre 2025
La tappa numero 17 della competizione ciclista Vuelta è stata nuovamente presa di mira dagli attivisti pro-Palestina. Per le strade della città di Bierzo, in Spagna, infatti, è comparso prima della gara un graffito di 40 metri con scritti i nomi dei bambini palestinesi assassinati a Gaza dall'Idf.
La 17esima tappa de La Vuelta 2025 è stata nuovamente teatro di proteste contro la partecipazione della squadra Israel-Premier Tech. Nella provincia di León, lungo la strada verso El Morredero, è comparso un enorme graffito di 40 metri con i nomi dei bambini palestinesi uccisi a Gaza e disegni che rappresentano i loro corpi senza vita.
Un gesto forte e simbolico: quando il gruppo di corridori è passato, lo ha fatto “sopra” i nomi delle piccole vittime, un atto che i manifestanti hanno definito una denuncia visiva dell’indifferenza internazionale di fronte a quello che chiamano genocidio.
Le proteste contro il team israeliano si ripetono da giorni. In Galizia, centinaia di persone con bandiere palestinesi hanno costretto gli organizzatori ad accorciare la tappa di otto chilometri. La Guardia Civil ha risposto con cariche e arresti, aumentando la tensione.
La squadra, finanziata da un miliardario vicino a Netanyahu, è stata costretta a togliere la parola “Israel” dalle maglie per ragioni di sicurezza, ma questo non ha fermato le manifestazioni.
Anche nelle prossime tappe in Castilla y León e nella cronometro di Valladolid sono attese nuove azioni di dissenso. Le autorità hanno annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza, ma per molti attivisti lo sport non può restare neutrale mentre migliaia di civili muoiono sotto le bombe a Gaza.
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