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Spagna, attivisti pro Pal fermano squadra israeliana durante gara ciclistica Vuelta: bloccata strada con bandiere "boicotta Tel Aviv" - VIDEO

Attivisti pro-Palestina interrompono la cronometro della Israel-Premier Tech: “La neutralità è complicità, boicotta Israele” con bandiere palestinesi

28 Agosto 2025

A Figueres, in Spagna, degli attivisti pro Palestina hanno fermato la squadra di ciclismo israeliana durante una gara cronometrata della competizione Vuelta a España. I manifestanti hanno bloccato fisicamente la strada da percorrere, sventolando bandiere palestinesi e striscioni con scritto: "La neutralità è complicità, boicotta Israele".

Spagna, attivisti pro Pal fermano squadra israeliana durante gara ciclistica Vuelta: bloccata strada con bandiere "boicotta Tel Aviv"

Durante la quinta tappa della Vuelta a España, la cronometro di 24 km disputata a Figueres, in Catalogna, un gruppo di manifestanti pro-Palestina ha interrotto per alcuni minuti la corsa del team Israel-Premier Tech, costringendo i corridori a rallentare.

Un piccolo gruppo di attivisti, con bandiere palestinesi e uno striscione bianco con la scritta in catalano La neutralitat és complicitat – Boicot a Israel! (“La neutralità è complicità – Boicotta Israele”), ha bloccato il passaggio della squadra sostenuta dal miliardario israelo-canadese Sylvan Adams, noto per il suo impegno a promuovere l’immagine di Israele attraverso lo sport.

Gli organizzatori e la polizia hanno rapidamente sgomberato la strada, evitando incidenti. La squadra israeliana, che schiera anche il corridore israeliano Nadav Raisberg, ha perso pochi secondi, senza conseguenze decisive per la classifica.

L’azione è stata però di forte impatto simbolico. Per gli attivisti, lo sport non può essere separato dal contesto politico: “Il ciclismo non deve diventare uno strumento di propaganda per uno Stato accusato di gravi violazioni del diritto internazionale”, hanno affermato alcuni manifestanti.

La Israel-Premier Tech è da tempo bersaglio di contestazioni: già al Tour de France e al Giro d’Italia si erano verificati episodi simili, con richieste di boicottaggio da parte di movimenti che denunciano le politiche israeliane verso i palestinesi.

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