12 Settembre 2025
Nella serata di giovedì 11 settembre, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ufficialmente firmato e approvato il piano di espansione degli insediamenti di Tel Aviv in Cisgiordania, nella zona E1. Il premier ha dichiarato davanti alla stampa: "Ci assicureremo che non ci sarà mai uno Stato palestinese, questa è la nostra terra".
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ufficialmente approvato il piano di espansione degli insediamenti in Cisgiordania, un progetto che rischia di rendere impossibile la nascita di uno Stato palestinese. La decisione riguarda il cosiddetto progetto E1, un’area di 12 km² a est di Gerusalemme, dove sono previste 3.400 nuove abitazioni per coloni israeliani. La zona, se urbanizzata, taglierebbe la Cisgiordania isolando gran parte del territorio palestinese da Gerusalemme Est, considerata capitale futura dai palestinesi.
Durante la cerimonia di firma, Netanyahu ha dichiarato: “Ci assicureremo che non ci sarà mai uno Stato palestinese. Questa terra è nostra”. Accanto a lui, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha aggiunto che il progetto contribuirà a cancellare la Palestina dalla mappa, un’affermazione che ha suscitato preoccupazione internazionale.
La comunità internazionale ha condannato unanimemente il piano. L’Assemblea Generale dell’Onu aveva già votato una risoluzione chiedendo a Israele di cessare la costruzione di nuovi insediamenti e ritirare i coloni dai territori occupati, una misura approvata da oltre 100 Paesi. Inoltre, la Corte Internazionale di Giustizia aveva definito illegale la presenza continuativa di Israele nei territori occupati.
Il portavoce della Presidenza palestinese, Nabil Abu Rudeineh, ha sottolineato che la capitale di uno Stato palestinese rimane Gerusalemme Est, e ha ribadito che la soluzione a due stati è “inevitabile” per garantire la pace nella regione. Ha poi invitato tutti i Paesi che non l’hanno ancora fatto a riconoscere la Palestina.
L’espansione degli insediamenti avviene in un contesto di crescente violenza. Mentre Israele continua a costruire infrastrutture e nuove strade per connettere i coloni, i palestinesi denunciano un tentativo sistematico di annientare la continuità territoriale e cancellare i loro diritti.
Il progetto E1 rappresenta, secondo molti osservatori, non solo un ostacolo alla pace, ma anche una strategia di fatto per negare la sovranità palestinese, mantenendo il controllo israeliano sull’intera regione.
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