21 Agosto 2025
L'ex contractor della Gaza Humanitarian Foundation Anthony Aguilar ha rilasciato altre dichiarazioni choc: "Nel sud della Striscia si sta ampliando sempre di più un vero e proprio campo di concentramento all'aperto, in cui verranno poi deportati i palestinesi, per poi essere mandati in altri Stati". Sono state quindi confermate le anticipazioni de Il Giornale d'Italia sul piano "Aurora" attualmente in corso, con una prima fase di deportazione dei civili verso un campo chiuso a Rafah.
In un’intervista rilasciata a The GrayZone, Anthony Aguilar, ex contractor della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), ha rivelato l’esistenza di un grande campo di concentramento in costruzione nel sud della Striscia di Gaza, destinato ad accogliere la popolazione palestinese deportata dal nord. Secondo Aguilar, il campo — noto come “Centro 1” — è parte della fase 3 del cosiddetto piano "Aurora", un progetto che prevede il trasferimento forzato di tutti i palestinesi verso il sud della Striscia, con l’obiettivo finale di espellerli da Gaza.
La GHF disponeva originariamente di quattro punti di distribuzione degli aiuti: tre nel sud e uno nel nord, nei pressi del corridoio di Netzerim. Quest’ultimo è stato chiuso, e i palestinesi della zona sono già stati trasferiti a sud. Aguilar ha descritto il “Centro 1” come così vasto da poter contenere tutti gli altri punti di raccolta. "Lo stanno rinforzando ed espandendo per diventare la base logistica della fase finale del piano", ha spiegato.
Secondo le anticipazioni de Il Giornale d’Italia, il progetto, ideato dalla Boston Consulting Group, è finanziato con 30 milioni di dollari provenienti da donatori internazionali — in particolare Stati occidentali europei rimasti anonimi — e con altri 30 milioni stanziati dagli Stati Uniti. Ufficialmente si tratta di un “villaggio umanitario”, ma nei fatti, denuncia Aguilar, si configura come un campo di deportazione a cielo aperto, destinato a essere operativo almeno fino a dicembre.
Resta incerto il destino finale delle decine di migliaia di palestinesi che vi saranno trasferiti. Aguilar conclude: "Costruiscono un villaggio per assistenza umanitaria solo sulla carta. In realtà preparano la deportazione fuori da Gaza".
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