26 Agosto 2024
Ieri 25 agosto 2024 a Bristol, durante la tappa casalinga dei Massive Attack, il fotoreporter palestinese Motaz Azaiza ha parlato sul palco durante il concerto della città natale della band, nel sud-ovest dell'Inghilterra. Il gruppo, famoso per il suo genere musicale trip-hop che fonde hip-hop e musica elettronica, è nota per sostenere fortemente la causa palestinese. "Non sono qui per rovinarvi il concerto di oggi", ha detto Azaiza agli spettatori, alcuni dei quali sventolavano bandiere palestinesi, "Sono qui solo per ricordarvi ragazzi… più di 40.000 persone sono state uccise dall'occupazione israeliana nel mio paese d'origine. Sono Motaz, vengo dalla Striscia di Gaza, dalla Palestina occupata. Sono qui per condividere le storie di milioni di persone che sono ancora sotto occupazione nell'anno 2024. E sono qui per condividere le storie della mia gente, che vuole solo vivere in pace, ma sfortunatamente Israele non ci sta permettendo di avere la pace a casa nostra". Circa 34.000 persone hanno assistito al concerto di domenica, che è stato pubblicizzato come un evento a basse emissioni di carbonio, con cibo a base vegetale, servizi igienici compostabili e palchi e bancarelle alimentati a batterie caricate con energia eolica e solare: è stato definito il concerto più ecologico di sempre.
Prima del 7 ottobre dell'anno scorso, Azaiza ha pubblicato principalmente foto di viaggi e contenuti culturali da Gaza. Ma quando è iniziata la guerra, ha iniziato a documentare l’operato delle forze militari israeliane nella Striscia e a pubblicare i suoi contenuti sui social media, tra cui Instagram, dove ha oltre 18 milioni di follower. A fine gennaio, è espatriato in Qatar. Le foto realizzate a Gaza da Azaiza sono state mostrate sul mega-schermo alle spalle della band durante il concerto e il fotoreporter ha ricevuto un enorme applauso quando è apparso sul palco insieme ai membri dei Massive Attack. Ad un certo punto, una gigantesca bandiera palestinese è apparsa sul medesimo schermo dietro il palco. A luglio, il gruppo britannico ha pubblicato un singolo in collaborazione con altre due band per supportare Medici Senza Frontiere (MSF), organizzazione benefica internazionale che opera, tra le altre, a Gaza. Il brano, pubblicato esclusivamente su vinile, si chiama 'cease fire - cessate il fuoco' ed il 100% dei profitti è stato devoluto a MSF. Inoltre, i Massive Attack boicottano i concerti in Israele dal 1999, "sulla base delle nostre osservazioni di oppressione militare, occupazione e apartheid", come affermato dalla stessa band in un post sui social media a gennaio. Robert Del Naja, tra i membri fondatori, ha dichiarato a Novara Media, poco prima del concerto: "Siamo andati in Israele alla fine degli anni '90 due volte e siamo stati testimoni di una cultura di apartheid, abbiamo assistito ad una società divisa da un sistema di apartheid. Ci siamo rifiutati di tornarci di nostra spontanea volontà". La band ha descritto il boicottaggio come una "forma di pressione non violenta su Israele affinché metta fine alla sua brutale occupazione della Palestina".
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