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Kiev: "Colpita base russa nel Kursk con bombe di precisione Usa”, Putin: "Puntavano a centrale atomica; regione libera il 1 ottobre"

L'aeronautica militare ucraina informa di aver colpito gli obiettivi militari russi a Kursk con le GBU-39 Usa, ordigni ad alta precisione, intanto Putin fissa la data per la liberazione della regione

23 Agosto 2024

L'aeronautica militare ucraina ha riferito di aver usato bombe Usa ad alta precisione, le GBU-39, per colpire gli obiettivi militari russi nella regione di Kursk. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato intanto che "per espellere l'occupante dalla nostra terra, dobbiamo creare quanti più problemi possibili allo Stato russo sul suo territorio. Questo è il lavoro eroico dei nostri soldati. E questo lavoro eroico più è accurato, più è a lungo raggio e più è efficace". Dall'altra parte dell'oceano, a Washington, l'ambasciatore russo Anatoly Antonov ha dichiarato che "gli Stati Uniti potrebbero fermare le azioni dell'Ucraina schioccando le dita".

Centrale atomica a rischio

In merito all'attacco a Kursk l'agenzia Tass riporta che il presidente russo Vladimir Putin ha condannato il tentativo di Kiev di "colpire una centrale nucleare. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica ne è stata informata e ha promesso di inviare degli specialisti per valutare la situazione. Spero che alla fine questo verrà fatto da parte loro".  

La testata ucraina RBC riporta che Putin ha chiesto di liberare Kursk entro il primo ottobre, senza l'ausilio dei reparti che sono schierati nelle aree di Pokrovsk e Toretsk, nell'Ucraina orientale.

Le GBU-39: "bombe per tutte le stagioni"

La GBU-39 o SDB sono small diameter bombs, bombe a piccolo diametro. Hanno la caratteristica di essere "guidate", e planano dopo il rilascio che avviene ad eiezione. Compatibili con la maggior parte dei sistemi dei moderni aerei da guerra e il peso decisamente contenuto, circa 139 kg, consente un maggiore approvvigionamento.

Sul sito dell'Air Force Usa è presentata come munizione "per tutte le stagioni", che può essere utilizzata in qualsiasi condizione meteo, di giorno come di notte.

L'SDB, spiega in particolare l'aeronautica militare statunitense, è dotata di Global Positioning System per dirigerne la navigazione verso il bersaglio le cui coordinate vanno caricate sul dispositivo prima del rilascio, a terra o durante il volo. Per le dimensioni particolarmente ridotte, inoltre, consente un maggiore carico aereo "per ottenere più uccisioni per sortita". Con riduzione della probabilità di "danni collaterali", ovvero di mancare l'obiettivo.

È ancora l'Air force Usa a dire che le GBU sono in grado di distruggere bersagli fissi e stazionari, singoli o multipli, ad alta priorità di caccia, e bombardieri dell'aeronautica militare nelle baie interne o nei punti d'attacco esterni. La distanza che uno di questi ordigni può percorrere è superiore alle 40 miglia nautiche.

"Una volta rilasciata - conclude l'Air Force - l'arma si affida al GPS/INS per navigare autonomamente fino al punto di impatto desiderato".

 

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