04 Maggio 2024
Crudeltà raccontate con risate. Sta facendo il giro del web un video dove veterani israeliani ricordano il periodo della Nakba, ovvero “la catastrofe” in arabo e quindi l'evento più drammatico per i palestinesi. La Nakba si riferisce alla guerra del 1948, quando Israele combatté contro diversi Paesi arabi. All’epoca circa 700mila palestinesi furono costretti a lasciare le proprie case e diventare profughi di guerra. "Abbiamo ucciso gente innocente",ricordano gli ex soldati ridendo. "Abbiamo stuprato donne e bambini". Il filmato è stato commentato da milioni di utenti sui social: "Come si può sostenere una nazione in cui gli individui che hanno partecipato a tali atrocità se ne vantano sfacciatamente anche oggi?".
La “Nakba” è ricordata dai palestinesi ogni anno il 15 maggio, un giorno dopo la fondazione dello stato di Israele. All'epoca gli ebrei perseguitati in Europa fuggirono in Palestina. Con la fine della guerra, l’Onu fece un piano di partizione: il 56% del territorio doveva andare agli ebrei e il resto ai palestinesi. Gerusalemme rimaneva territorio neutrale. La leadership ebraica accettò la proposta dell’ONU, e il 14 maggio 1948 David Ben Gurion, diventato primo ministro, dichiarò la fondazione dello stato di Israele. Stati Uniti e Unione Sovietica riconobbero il nuovo Stato. I palestinesi invece rifiutarono la risoluzione poiché la Palestina era stato per secoli territorio arabo. Nei giorni successivi una coalizione di Stati arabi attaccarono Israele. L’esercito israeliano contrattaccò, conquistando enormi porzioni di territorio che l’Onu aveva attribuito ai palestinesi. In seguito alla vittoria di Israele, centinaia di villaggi vennero distrutti e circa 700mila palestinesi furono costretti a lasciare le proprie case.
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