Ucraina, oggi colloqui Usa-Kiev a Miami, sul tavolo cessione territori e “garanzie di sicurezza”, Trump: “Putin vuole fermare la guerra”

A Miami si apre oggi un nuovo round di colloqui tra funzionari dell’amministrazione statunitense e il capo negoziatore ucraino Rustem Umerov. Sul tavolo restano i dossier più sensibili: eventuali cessioni territoriali e le “garanzie di sicurezza” richieste da Kiev. Nel frattempo, Donald Trump rilancia la convinzione sua e della Russia che Vladimir Putin “vuole fermare la guerra”.

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Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha definito i colloqui come "utili, costruttivi e sostanziali". Ha riferito che alcune proposte statunitensi "appaiono più o meno accettabili", mentre altre "non piacciono affatto" e dovranno essere oggetto di discussione

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Nelle prossime ore, dunque, l’incontro di Miami promette di riaccendere il confronto sulle prospettive di un potenziale accordo tra Ucraina e Russia. I nodi rimangono gli stessi che bloccano ogni intesa da mesi, sponda ucraina: la questione territoriale, le garanzie di sicurezza e il futuro dei rapporti tra Kiev e la Nato. Fonti vicine al dossier parlano di un appuntamento “preparatorio” ma cruciale, che potrebbe delineare il perimetro di una futura intesa politica qualora maturassero le condizioni.

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Sul versante statunitense, la dinamica diplomatica si intreccia con la scena politica interna. Donald Trump, intervenendo dallo Studio Ovale dopo l’annuncio dei nuovi standard nazionali sui consumi energetici, ha dichiarato di aver ricevuto indicazioni incoraggianti dai negoziatori americani di ritorno da Mosca. "Non so cosa stia facendo il Cremlino, ma mi dicono che l’incontro con il presidente Putin sia andato piuttosto bene", ha affermato l’ex presidente.

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Intervenendo durante la riunione di gabinetto, il tycoon ha commentato a distanza i colloqui tra la sua delegazione e il presidente russo Putin definendo la situazione guerra "disastrosa e non facile". Poi è tornato scherzando sulla questione "irrisolta" del Premio Nobel che da tempo rivendica

Alla domanda se Putin desideri davvero porre fine al conflitto, Trump ha ribadito quella che dice essere la percezione maturata dalla delegazione: "Credo che voglia chiudere la guerra e tornare a una vita più normale".

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Gli inviati Usa, dopo essersi incontrati col rappresentante speciale del presidente russo Kirill Dmitriev, si sono trovati con Vladimir Putin per discutere della pace in Ucraina. Dopo, secondo fonti, Witkoff e Kushner dovrebbero incontrarsi con Zelensky. I tavoli di negoziato si aprono dopo le ultime tensioni originate dalle parole dell'ammiraglio Nato Dragone

Trump ha poi definito “molto positivo” l’incontro tra la delegazione americana e Vladimir Putin, pur frenando gli entusiasmi sulla possibilità di una svolta imminente. "Il presidente Putin – ha detto – ha avuto un incontro molto positivo con Jared Kushner e Steve Witkoff. Cosa uscirà da quell'incontro? Non posso dirlo, perché per ballare il tango servono due". Sul fronte ucraino, il presidente Usa ha aggiunto: "Con l'Ucraina penso che abbiamo definito qualcosa abbastanza bene. Molto soddisfacente, considerando la situazione. Ma la parte triste è che, se ci fosse stato il nostro presidente, la guerra non sarebbe mai avvenuta. Non sarebbe successo niente".