19 Luglio 2021
Ha solo 18 anni eppure ha avuto il coraggio di andare contro alla sua famiglia e fondare un movimento tutto suo: è questa la storia di Priyanka Bairwa, la giovane indiana che, appena diventata maggiorenne, era promessa in sposa a un uomo molto più grande di lei. In India è già famosissima in quanto una delle pochissime ragazze a decidere pubblicamente di opporsi al matrimonio combinato previsto per il suo futuro e lottare contro le tradizioni della società. Un caso che ricorda la storia di Saman Abbas e di altra migliaia di 18enni con lo stesso destino. Ma per Priyanka è diverso: al suo fianco c'è sempre stata e continua a esserci la famiglia che la capisce e la sostiene in tutto ciò che fa e nelle durissime battaglie che porta avanti.
Priyanka Bairwa non ha solo rifiutato il matrimonio combinato, ma ha anche fondato un movimento per aiutare le spose bambine a dire no alle unioni volute dalla società e dalla famiglia delle giovani. A Sapotra infatti, a nord-ovest dell'India, non è raro che le femmine, ancora bambine, vengano date in sposa da giovanissime: basti pensare che l'età media di questi matrimoni è di 10 anni. Ma la 18enne ha trovato la forza di opporsi e di lottare per i diritti suoi e delle sue coetanee. Oggi conosciamo la sua storia in quanto lei stessa è stata la fondatrice del Rajasthan Rising, un movimento per sostenere le ragazze meno fortunate di lei.
Obiettivo della 18enne indiana non è solo quello di sottrarre le bimbe ai matrimoni combinati, ma anche quello di incentivare l'istruzione femminile. "Ci siamo rese conto che quasi tutte le ragazze della nostra età stavano affrontando la nostra stessa sfida" ha detto Priyanka in un'intervista rilascita ad Al Jazeera. “Nessuno vuole educare le ragazze dopo il decimo anno (14 anni, ndr) qui. La pandemia ha peggiorato le cose. Le scuole sono chiuse, non molti qui hanno smartphone per l'istruzione online e le persone sono senza lavoro". "L'istruzione - scrive infine la giovane sui social - è un nostro diritto fondamentale e noi ragazze del Rajasthan chiediamo un'istruzione gratuita per tutti, indipendentemente dalla classe o dallo stato sociale".
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