27 Maggio 2025
Carlo Messina, Amministratore Delegato di Intesa Sanpaolo, in occasione del 129° Consiglio FABI - "Bank to the future" e 12ª Conferenza d’organizzazione, ha dichiarato:
"Oggi siamo la seconda compagnia assicurativa vita in Italia. Quando siamo partiti, alcuni anni fa, eravamo molto più indietro in termini di riserve tecniche siamo più grandi di Generali. Sui danni, eravamo praticamente a zero, mentre oggi siamo tra il settimo e l’ottavo posto. Se parliamo dei rami malattia e casa, siamo tra il terzo e il quarto posto. L'implicazione antitrust è un'operazione che non può essere sottovalutata.
Abbiamo costruito un'operazione di aggregazione ed è per questo che oggi abbiamo una quota di mercato che non ci consente ulteriori operazioni in Italia ma sappiamo bene cosa significa gestire un percorso che non consiste soltanto nel disegnare una M&A. Una volta concluse le operazioni, arriva il momento di realizzare le integrazioni: è lì che bisogna rassicurare le persone che lavorano nelle due aziende, cercare di creare armonia e sincronia, integrare i sistemi informativi. Quella è una fase che richiede la massima attenzione. Alcune considerazioni sull’attenzione da porre in quel momento sono fondamentali: è lì che bisogna mantenere la massima serenità all’interno delle organizzazioni coinvolte.
Per come si stanno costruendo e sviluppando alcune operazioni, l’immagine che emerge non è da best practice. Il Paese non sta dimostrando una grande capacità di gestire con eleganza queste fasi. Per quanto tutte le operazioni siano, in fondo, simili – come lo fu la nostra con UBI – quello che si sta sviluppando adesso sta diventando un punto d’attenzione, anche per l’immagine del nostro Paese. Le dichiarazioni di alcune autorità di vigilanza contribuiscono a questa percezione.
Nel breve periodo, non vedo un grandissimo valore in quello che sta accadendo. Ma, come tutte le operazioni, una volta completate e finalizzate, dovranno servire a rafforzare il sistema e a creare una posizione più solida tra qualche anno.
In questo momento, però, la mia opinione è che più rapidamente si chiudono queste fasi di grande incertezza, dialettica e talvolta di ostilità, meglio sarà per il nostro Paese."
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