01 Dicembre 2021
Alessandro Radicchi, Direttore dell'Osservatorio Nazionale della Solidarietà a Il Giornale d’Italia: “Dalla pandemia è cambiato tutto, oggi ci ritroviamo a presentare un rapporto metà online e metà dal vivo, ma nei centri dove le persone più povere vanno a chiedere aiuto è cambiato proprio l’approccio alla modalità di gestione della solidarietà. I 28 Help Center della rete dell'Osservatorio Nazionale della Solidarietà e Ferrovie dello Stato si sono adeguati, come se fosse acqua che si adegua ai cambiamenti del territorio e sono intervenuti lì per poter andare incontro a nuove esigenze, nuove povertà e nuovi italiani che si sono presentati."
"Sono raddoppiati gli interventi giornalieri per l’erogazione dei beni di prima necessità, sebbene gli utenti nei centri siano diminuiti perché non potevano uscire, quindi abbiamo avuto tante persone rimaste in strada e comunque gli Help Center andavano anche lì direttamente a dare un primo aiuto. Questo è stato il grande lavoro fatto insieme a Ferrovie dello Stato e consolida ancora di più il concetto che se il privato, il terzo settore, le istituzioni si mettono insieme forse possiamo rendere questo Paese ancora migliore.”
“I nuovi poveri sono principalmente famiglie italiane, ma anche lavoratori stranieri, che prima avevano dei lavori come badanti, piccoli e precari lavori che improvvisamente con la chiusura dei bar e dei ristoranti si sono ritrovati in strada e non avevano una rete di supporto, perché magari non avevano famiglia, documenti e non si potevano neanche fare il vaccino o il tampone, questa è la nuova povertà su cui gli Help Center sono intervenuti.”
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