22 Settembre 2021
“Questo è un accordo che cerca di fare sistema tra il tessuto imprenditoriale e produttivo, motore dell’economia dell’Italia, quindi le piccole e medie imprese lombarde e le grandi banche- afferma a Il Giornale d’Italia Luca Manzoni, responsabile Corporate di Banco BPM. - Quest’ultime poi raccolgono circa il 80% degli affidamenti verso le piccole e medie imprese e cercano di costruire, idee, strumenti, soluzioni finanziarie atte al loro rilancio. In prima battuta a sostegno e supporto del periodo più complicato che abbiamo appena passato e che speriamo di poter far convergere verso una crescita, diciamo grazie anche alla spinta delle nuove e grandi tendenze di transizione ecologica e digitalizzazione, che sono i driver dello sviluppo futuro; in un contesto che chiaramente prevede luci e ombre, in cui a fronte di questi nuovi trend che prevedono crescita e investimenti, ci sono ancora minacce che non ci lasciano tranquilli, in particolare legati ai costi delle materie prime che si sono sollevati tantissimo negli ultimi tempi, a un’inflazione che rischia comunque di ricomparire in maniera importante e in generale ad alcuni settori più colpiti dalla crisi che potrebbero essere un pochino fuori dai giochi nel futuro.”
“Le filiere sono fondamentali un po’ in tutti i paesi a maggior ragione in Italia e in Lombardia dove il tessuto imprenditoriale è fatto da piccole e medie imprese che chiaramente vivono grazie al supporto che le grandi imprese danno. Purtroppo l’Italia è un paese dove ci sono poche grandi imprese, che sono sempre di meno, per questo è importante per le piccole e medie imprese cercare di trovare delle soluzioni di crescita anche tra di loro, di integrazione e consolidamento per provare a competere con più successo nei mercati nazionali e internazionali, con più forza con le spalle più larghe e con a fianco un sistema finanziario che le supporti e li finanzi”.
“In questo momento le sfide maggiori sono quelle del far convivere il nostro tessuto imprenditoriale, i nostri assetti, le nostre infrastrutture con le tendenze del futuro. L’infrastrutturazione digitale e la transizione ecologica sono delle sfide epocali per alcune industrie, soprattutto quelle che si appoggiano al mondo dell’automotive, al mondo dei consumi delle energie più tradizionali e che chiaramente dovranno fare dei passi enormi di investimento verso consumi più economici quindi meno invasivi in termini di inquinamento di conseguenza questo prevede tanti investimenti e anche tante sfide tecnologiche che speriamo di vincere con il supporto del sistema che anche oggi abbiamo visto”.
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