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Generali Italia, Mencattini: “Il welfare aziendale è una leva strategica di successo e di azione per le imprese”

Il Responsabile Governance & Institutional Relations Generali Country Italia racconta a Il Giornale d'Italia l'evoluzione del welfare aziendale negli anni durante la presentazioene del Rapporto Welfare Index PMI 2021

09 Settembre 2021

“La sesta edizione ci ha fatto vedere un’evoluzione del welfare aziendale da sei anni a questa parte in alcune dimensioni molto rilevanti. Quando siamo partiti nel 2016 – afferma a Il Giornale d’Italia Andrea Mencattini - Responsabile Governance & Institutional Relations Generali Country Italia e Global Business Lines e Membro del Comitato Guida Welfare Index PMI - il welfare aziendale era prerogativa delle grandi aziende, delle società più organizzate e solo poche delle piccole e medie imprese avevano un livello elevato di welfare, meno del 10%. A distanza di sei anni il welfare è diventata una pratica normale nelle piccole e medie imprese, il 43% a un livello medio e addirittura più del 20% ad un livello alto o molto alto, quindi un’evoluzione molto importante che ha dato il segno di come il welfare aziendale diventi una leva strategica di successo e di azione per le imprese”.

“La pandemia non ha ridotto questa concentrazione e interesse verso il welfare aziendale ma l’ha focalizzata su alcune aree. La salute, più del 43% delle aziende hanno individuato alcune azioni specifiche, che vanno dai tamponi, la consulenza medica e psicologica, viste le difficoltà che sono state sostenute dalle famiglie in questo periodo, la conciliazione vita lavoro, che non è solo smart working ma tutto quello che si organizza intorno all’azienda per facilitare la possibilità che le persone possano avere un bilanciamento adeguato tra vita personale e professionale e direi anche una grande consapevolezza delle aziende, del ruolo che hanno nei confronti dei loro dipendenti e delle famiglie che della comunità in cui operano”.

“La produttività aziendale cresce, i risultati economici sono migliori nelle aziende che hanno un livello di welfare alto e sono anche migliori alcuni indicatori di performance sociale. Per esempio il livello di impiego del genere femminile, ma anche le donne in posizione di responsabilità. In questo caso per esempio misurare l’impatto sociale con degli indicatori quantitativi, ci aiuta a capire come il welfare aziendale effettivamente abbia un impatto, un effetto nella componente sociale della vita dell’azienda.”

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