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Alkemy, Mattiacci: “Dall’anno prossimo avremo oltre 15 milioni disponibili per fare nuove operazioni straordinarie”

10 Maggio 2021

Alkemy, Mattiacci: “Dall’anno prossimo avremo oltre 15 milioni disponibili per fare nuove operazioni straordinarie”

“Dal 2012 Alkemy ha avuto un modello di crescita molto legato alla parte non organica - spiega a Il Giornale D’Italia Alessandro Mattiacci Presidente di Alkemy - noi siamo nati con un approccio al mercato sostanzialmente duplice. Da una parte Duccio Vitali gestisce l’azienda e lo sviluppo organico e dall’altra parte io mi sono sempre concentrato per cercare e trovare sul mercato, imprenditori che potessero in qualche modo colmare la catena del valore di Alkemy. Quindi fin dall’inizio ogni anno abbiamo fatto un’acquisizione, finanziata in maniera autonoma fino al 2017, anno in cui ci siamo quotati al LIME, con una raccolta di circa 33 milioni, 18 dei quali in aumento di capitale, che abbiamo investito nei successivi 18 mesi acquisendo una serie di aziende. Nel 2019 siamo passati allo STAR con l’obiettivo di continuare il nostro percorso acquisitivo. Otto acquisizioni in tutto, due nel mondo del Performance marketing, uno in un System Integration, una azienda di dati Nunatac, un’azienda di Industrial Design e disegno di spazi fisici che si chiama Design Group Italia e un’ultima azienda XCC, acquisita quest’anno, che si occupa invece di sviluppo sul Salesforce. Quindi nel nostro modello le aziende che abbiamo aggregato sostanzialmente sono aziende che portano sia team di forti esperienze, sia imprenditori che non smettono di fare gli imprenditori. Ma vogliono far parte di un progetto indipendente più grande. Nel nostro modello acquisiamo normalmente la maggioranza, più che altro per consolidare i risultati economici e non tanto per un tema di governance, con meccanismo di put and call per arrivare al 100% in un periodo che va dai tre ai cinque anni successivi all’acquisizione. Per quanto riguarda il nostro modello acquisitivo e di governance soprattutto, noi manteniamo gli imprenditori alla guida delle aziende acquisite e ci integriamo in maniera molto forte sul cliente e molto forte sugli aspetti gestionali tipici di un’azienda quotata, quindi la parte amministrativa, finanziaria, di tesoreria e altro. Cosa stiamo guardando pro futuro? Stiamo guardando ad aziende che possono risolvere due temi, uno di scopo e di scala. Di scopo nel senso che ci sono dei mestieri che noi dobbiamo portare in casa, quindi soprattutto nella parte di sviluppo tecnologico, in ambito tecnologie proprietarie. Per i temi di scala, se noi oggi avessimo 200-300 sviluppatori in più e avessimo 100 esperti di dati in più, sapremmo e potremmo indirizzarli direttamente su progetti dei clienti. Quindi in termini di scala stiamo cercando aziende che possano portare capacità produttiva e ovviamente innovazione in questi due ambiti. Quest’anno sostanzialmente non prevediamo ulteriori acquisizioni, nei prossimi 18-24 mesi senz’altro sì, anche perché avendo accresciuto la nostra quota in quasi tutte le società acquisite si sono liberate molte risorse finanziarie dalle varie minorities che avevamo, ne rimangono solo alcune, per cui dall’anno prossimo avremo oltre 15 milioni disponibili per fare nuove operazioni straordinarie.”

 

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