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Amore e Psiche. Omnia Vincit Amor; Bianchi (BPER):" l'inclusività è uno dei pilastri della nostra mission"

In occasione della presentazione dela mostra Amore e Psiche. Omnia Vincit Amor, Il Giornale d'Italia ha intervistato Sabrina Bianchi: "Insieme all'Istituto Ciechi Cavazza di Bologna realizzate delle stampe per ipovedenti"

12 Settembre 2024

In occasione della presentazione della mostra "Amore e Psiche. Omnia Vincit Amor", Sabrina Bianchi, Responsabile Patrimonio Culturale e Brand&Marketing Communication di BPER Banca ha dichiarato al Giornale D'Italia:

"Questa mostra prosegue quella che è stata la ricchissima programmazione 2024 della Corporate Collection, la Galleria BIPER e porta all'attenzione dei nostri visitatori un tema che parte a sua volta da quello che è il tema di FestivalFilosofia del 2024, quindi "Psiche". Partiamo quindi da lì, è la mostra principale per tutti gli anni, ormai è diventata tradizione questa mostra autunnale per la galleria BPER, sia la main, la mostra, se così si può dire, della nostra programmazione e quindi partiamo in questo momento, appunto in occasione del FestivalFilosofia siamo all'interno della più ampia programmazione e poi proseguirà fino fino a febbraio con con l'apertura venerdì, sabato e domenica come come di consueto"

Da cosa è partita la selezione delle opere che avete deciso diesporre?

"Le opere partono sempre da questo concetto quindi dal tema della Psiche abbiamo analizzato ovviamente la collezione BPER che ha una collezione ampissima più di 10.000 opere inventariale, tra queste 10.000 moltissime opere della nostra collezione parlano del mito quindi con Daniela Ferrari, la Curatrice ci siamo seduti è stata una sfida abbastanza impegnativa e abbiamo selezionato quindi le opere della Galleria BPER Perché partiamo sempre nelle nostre esposizioni. Le nostre mostre partono sempre dalla valorizzazione del nostro patrimonio culturale. A fianco però anche in questo caso abbiamo prestiti di assoluto rilievo prestiti importantissimi sia da enti pubblici che da collezionisti privati, come per esempio tutta la collezione di Klinger con le incisioni che narrano quello che è poi il mito madre che da cui trae origine poi anche la mostra, ossia la favola di Apuleio di Amore Psiche."

Perché proprio Amore e Psiche?

"Amore e Psiche, perché l'incipit, appunto, viene dalla parola che è "psiche"e ci agganciamo appunto quello che ha appunto più ampio senso del FestivalFilosofia però perché Amore e Psiche? Perché crediamo appunto che il mito fin dalle origini sia stato insomma rappresentativo di quella che è appunto una valorizzazione dal punto di vista dei sentimenti. E in particolare siamo ripartite con Daniela Ferrari adesso ovviamente è un lavoro vero a quattro mani una connessione tra la progettualità della galleria BPER e la curatrice Daniela Ferrari che attraverso questa quest'opera questa importantissima favola appunto di Apuleio ci ha permesso di narrare di costruire questo che è un percorso davvero molto intenso. Un percorso che tratta della psiche e quindi dell'anima e tutte le opere che sono state portate in questo percorso espositivo con un crescendo ti portano il nostro auspicio punta di portare il visitatore le visitatrici a ragionare su quella che è l'emozione quindi una una mostra che non è solo visiva ma è proprio anche di esplorazione dell'io del sentimento.

Mostra accessibile a tutti: insieme all'Istituto ciechi Cavazzi di Bologna. Cosa avete studiato?

"Per la galleria BIPER per la nostra Corporate Collection l'inclusività è uno dei pilastri della nostra mission.Già i nostri allestimenti prestano moltissima attenzione all'accessibilità, per esempio, alle persone con disabilità motoria. Abbiamo voluto fare un passo in più e quindi con l'Istituto Ciechi Cavazza di Bologna, abbiamo realizzato delle stampe che sono stampe che permettono agli ipovedenti, l'abbiamo realizzato per il Gérard che è l'opera alle mie spalle, ma anche per l'opera di Guido Reni che è l'immagine di copertina della mostra, Abbiamo realizzato queste stampe che permettono attraverso il tatto anche agli ipovedenti di apprezzare l'opera

Che messaggio volete lasciare con la mostra che avete appena allestito?

"Allora un messaggio sicuramente come accennavo vogliamo suscitare delle emozion e crediamo che in particolare in questo momento storico sia importante che l'arte contribuisca a creare la possibilità per i visitatori visitatrici di stimolare il pensiero critico. In questo caso, appunto, davvero un percorso introspettivo dell'io. Cosa faremo? Faremo di più perché un altro pilastro la nostra missione è quella di coinvolgere le nuove generazioni e quindi attraverso dei percorsi didattici quindi dei laboratori per piccoli e anche grandi che andiamo da dalla scuola dalla dai bambini, dai piccolissimi fino agli adolescenti. Creeremo dei percorsi didattici proprio per ragionare su questo sul pensiero sull'io sull'anima e su quello che insomma che può che può portare sentimento"

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