23 Aprile 2024
Alessandra Quarto, Direttrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano, in occasione dell'evento scientifico sulla Mostra "Il Polittico Agostiniano di Piero della Francesca" organizzato da Fondazione Bracco, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Questa mostra è una mostra unica, irripetibile. Per la prima volta nella storia sono state riunite le otto tavole superstiti della grande pala d'altare che Piero della Francesca aveva eseguito per la chiesa degli Agostiniani nel 1469 a Borgo San Sepolcro. Si tratta davvero di un'opera affascinante e grandiosa.
Il registro principale è quello in cui ci sono quattro figure solenni dei santi Sant'Agostino, proveniente dal Museo Nazionale di Arte Antica di Lisbona, San Michele Arcangelo, che è qui dietro di me, proveniente dalla National Gallery di Londra, San Giovanni Evangelista, della Free Collection di New York e il nostro San Nicola da Tolentino, perché di proprietà del Museo Poldi Pezzoli.
Proprio da qui nasce l'idea di riunire intorno alla nostra opera i compagni di viaggio di questi cinque secoli che hanno vissuto separati all'interno di altri musei, perché oggi sono ospitati da musei internazionali.
È stato possibile riunirli grazie alla collaborazione e al dialogo che c'è con le altre istituzioni internazionali, e questa riunione è stata molto importante perché il punto di forza di questa mostra sono state le indagini diagnostiche, quindi la ricerca scientifica che grazie a Fondazione Bracco ha dato anche dei risultati straordinari.
Grazie alle indagini condotte sulla tavola del San Nicola da Tolentino infatti, abbiamo dato risposte a domande che fino ad oggi non avevano ancora avuto: la tecnica utilizzata da Piero della Francesca, i materiali da lui utilizzati, la rappresentazione del pannello centrale che ad oggi non è stato rinvenuto ma di cui adesso sappiamo che sicuramente si trattava di un' incoronazione della Vergine. Tantissimi elementi importanti dunque , che ancora una volta sottolineano l'importanza della ricerca scientifica e del contributo della scienza all'arte".
Avete aperto le porte della mostra a marzo, che riscontro state avendo ad ora?
"Un riscontro molto importante, abbiamo una media di circa 600 visitatori al giorno, soprattutto italiani, che hanno anche riscoperto il museo. L'itinerario dedicato a Piero della Francesca infatti si snoda nelle sale del museo, mettendo in evidenza la collezione di arti decorative di cui ci sono degli elementi ritratti in queste tavole, come per esempio il caschetto all'orientale nella Crocifissione, la spada del San Michele Arcangelo che abbiamo nella nostra collezione in armeria, o anche i magnifici gioielli di Sant'Agostino vestito da vescovo. Ci sono quindi tantissime curiosità e tante opportunità per approfondire la conoscenza anche della nostra casa museo".
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