Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Luigi Merlo, Federlogistica: "Logistica, l'Italia fa fatica ad interpretarla come opzione vitale della propria economia"

Luigi Merlo, presidente di Federlogistica: "Impostazione del ministero dei trasporti è ‘ottocentesca’. Investire su logistica e infrastrutture". L'intervista a Il Giornale d'Italia

10 Settembre 2022

Luigi Merlo, presidente di Federlogistica, in occasione della nona edizione di Camogli, ha affermato a Il Giornale d'Italia:

"Un concetto di libertà, scambio di merci e di persone della circolazione. Negli ultimi due anni abbiamo potuto vedere, tramite le limitazioni del Covid, i forti vincoli nella circolazione delle merci. Che subiscono ancora oggi progressivi ritardi. Abbiamo difficoltà spesso nel capire le ragioni di una guerra assurda. Per la parte marittima, si sottovaluta il fatto che tra le ragioni per cui la Russia ha attaccato l’Ucraina è di impadronirsi degli sbocchi a mare: la strategia della conquista tramite il mare. Si è parlato molto della Via della Seta, in maniera molto superficiale. È un progetto egemonico di conquista delle vie di circolazione marittima, stradale e ferroviaria. È il futuro della circolazione delle merci e dello sviluppo dei paesi. Da questo punto di vista è fortemente legata alla logistica, geopolitica e libertà. Ne deriva una capacità molto forte dei paesi di reagire. Spesso, l’Italia fa fatica ad interpretare la logistica come un opzione vitale della propria economia, del proprio rilancio e delle proprie prospettive.

Bisogna accelerare con i profili realizzativi infrastrutturali, collegare le aree che non sono ancora connesse. Qui siamo in una regione molto bella ma completamente scollegata dal nord Italia e dal Centro. I porti hanno una vocazione e funzione importante, lo vediamo sempre di più in questo momento dal punto di vista energetico. Bisogna investire molto sulle loro funzioni. Riguardo il tema della digitalizzazione, siamo molto in ritardo, sia per quanto riguarda i trasporti che le connessioni.

Bisogna ripensare all’impostazione del ministero dei trasporti, la quale è ‘ottocentesca’. Inoltre, ragionare su modelli formativi moderni".  

Torna all'articolo

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti